Il coronavirus ha fatto un’altra vittima: meglio conosciuta con l’acronimo GDC, la Game Developers Conference, il più grande raduno annuale degli sviluppatori di videogiochi professionisti, è stata annullata.
Gli organizzatori dell’evento sono giunti a questa conclusione a seguito della rinuncia alla partecipazione di diverse grandi aziende – tra cui figurano anche Facebook, Sony, Microsoft ed Amazon – preoccupate per la diffusione del coronavirus.
La fiera si sarebbe dovuta svolgere tra il 16 e il 20 marzo al Moscone Center di San Francisco (California, Stati Uniti), un teatro noto ai nostri lettori in quanto in passato è stato il palcoscenico di diverse presentazioni delle novità di Apple (l’ultima per ordine di tempo è la WWDC 2016, ndr).
Secondo quanto annunciato dagli organizzatori in una nota pubblicata sul sito ufficiale, l’intento per ora è quello di posticipare la fiera in estate, con la speranza che nel frattempo si sia trovata una cura o un modo per contenere l’epidemia.
La decisione è stata probabilmente condizionata anche dal fatto che, soltanto poche ore prima, in California è stato annunciato un secondo caso del virus di origine sconosciuta.
Ricordiamo che il GDC 2020 è soltanto un’altra delle vittime “tech” colpite dal coronavirus: la prima grande fiera internazionale ad essere annullata quest’anno è stato il Mobile World Congress di Barcellona, seguita dalla conferenza F8 di Facebook e dal Motor Show di Ginevra. L’annullamento dei grandi eventi si sta spostando anche oltre Atlantico a riprova che il timore di una pandemia va a toccare anche le nazioni non direttamente interessate da un elevato numero di contagiati.
Chi aveva già deciso di parteciparvi dovrebbe ricevere a breve una mail con tutte le indicazioni circa le modalità per ottenere i rimborsi di pass ed hotel prenotati all’interno dell’area della fiera.