Sono ormai ben tristemente note le conseguenze causate, sia a livello sanitario, che economico, dall’epidemia del Coronavirus, i cui effetti si fanno sentire anche su iPhone e sulla catena di fornitori e costruttori di Apple. Secondo l’analista di Wedbush Daniel Ives, la catena di approvvigionamento di Apple, che fa particolarmente affidamento sulla Cina, impiegherà più di un mese a tornare a pieno regime. Questo secondo le stime più ottimistiche.
Anche nella migliore delle ipotesi, la catena di approvvigionamento del produttore di iPhone non sarà pienamente funzionale fino all’inizio di aprile, quando i lavoratori dei partner di produzione di Apple torneranno a lavorare nelle fabbriche in Cina. Questa la previsione di Ives in una nota di ricerca diffusa in rete nelle scorse ore. Le interruzioni e le conseguenze dovute al coronavirus su iPhone potrebbero durare fino a giugno nello scenario peggiore, determinando così ritardi importanti per alcuni modelli degli smartphone di Apple.
La scorsa settimana Apple ha avvertito che non sarebbe riuscita a realizzare le sue previsioni di entrata per l’attuale trimestre, a causa dei rallentamenti nella produzione e del calo della domanda dei suoi prodotti in Cina, dove il virus ha infettato ormai più di 70.000 persone.
Se la catena di approvvigionamento di Apple tornasse alla normalità entro aprile, l’iPhone low cost che Apple si appresta a lanciare presumibilmente tra marzo e aprile, iPhone 9, potrebbe comunque essere ritardato di diverse settimane, mentre la versione dell’iPhone 12 5G in autunno potrebbe essere salva, senza subire le influenze del virus. Al contrario, spiega il rapporto, se la situazione di produzione a rilento dovesse permanere fino a giugno, entrambe le date di rilascio dei nuovi iPhone potrebbero essere rinviate si alcuni mesi.
Tutti gli articoli di macitynet che parlano di iPhone sono disponibili in questa sezione del nostro sito, invece tutti gli articoli che parlano di Coronavirus sono disponibili da questa pagina,