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Coronavirus fa male alla borsa italiana e alle azioni Apple

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Le buone notizie sul numero crescente di guarigioni non sono state sufficienti, per ora, per risollevare l’andamento negativo dei mercati finanziari: gli effetti di Coronavirus si fanno sentire sulle azioni Apple che nelle scorse ore hanno perso oltre il 5%, così come è successo all’indice MIB di Piazza Affari in Italia. Stessa sorte per le quotazioni azionarie dei principali colossi della tecnologia USA.

Alla riapertura di lunedì l’indice MIB è stato il peggiore in Europa, segnando una perdita di oltre il 5%. Nella giornata di martedì 25 febbraio Piazza Affari ha tentato un rimbalzo, ma le preoccupazioni sono tornate a dominare la scena, portando a un ulteriore calo dell’1,5%. A preoccupare maggiormente è la diffusione dell’epidemia fuori dalla Cina, con l’aumento di casi di persone infette rilevati in Iran, Italia, Corea del Sud, oltre che in Russia, Medio Oriente, infine USA e Canada.

Coronavirus fa male alla borsa italiana e alle azioni AppleEssendo la più grande società di tecnologia l’effetto di Coronavirus sulle azioni Apple ha provocato una perdita di oltre 60 miliardi di dollari nella capitalizzazione di mercato, indice che si ottiene moltiplicando il numero totale delle azioni in circolazione per la quotazione corrente. Il valore bruciato nel giro di poche ore, come rileva Bloomberg, riguarda anche gli altri colossi della tecnologia statunitense: Microsoft lascia sul terreno 60 miliardi di dollari di capitalizzazione, Alphabet (Google) 40 miliardi, Facebook 25 miliardi di dollari.

Rispetto al blocco totale in Cina degli scorsi giorni, Apple ha riaperto oltre la metà dei suoi negozi nel Paese, mentre Foxconn e gli altri grandi costruttori stanno cercando di velocizzare la ripresa delle attività produttive. Rispetto al blocco totale in Cina degli scorsi giorni, Apple ha riaperto oltre la metà dei suoi negozi nel Paese, mentre Foxconn e gli altri grandi costruttori stanno cercando di velocizzare la ripresa delle attività produttive. Secondo un analista il ritorno a pieno regime della catena di approvvigionamento Apple nella migliore delle ipotesi si avrà solo nei primi giorni di aprile, invece nello scenario peggiore problemi e ritardi si trascineranno molto più a lungo nel tempo

Tutti gli articoli di macitynet che parlano di iPhone sono disponibili in questa sezione del nostro sito, invece tutti gli articoli che parlano di Coronavirus sono disponibili da questa pagina.

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