Apple sta di nuovo chiudendo vari store negli Stati Uniti per via di una improvvisa impennata di nuovi contagi da COVID-19. Il sito 9to5mac riferisce della chiusura di almeno 16 store in Florida, Mississippi, Texas e Utah. Tutti e 16 i negozi in questione sono dal 1° luglio chiusi al pubblico. Apple ha fatto sapere ai clienti che hanno effettuato ordini online e che hanno programmato appuntamento con i Genius, che le liste di attesa verranno smaltite dal 2 luglio.
I nuovi store chiusi si aggiungono agli altri 32 già chiusi in precedenza in Arizona, Florida, North Carolina, South Carolina, e Texas. La Mela ha chiuso di nuovo anche un negozio nel Regno Unito, nella città di Leicester, e non è al momento dato sapere quando è prevista la riapertura.
Da giorni si parla del rischio di seconda ondata in Europa; la scorsa settimana, infatti, è stato registrato in Europa un aumento del numero dei casi settimanali di coronavirus. La maggiore diffusione deriva ora dalle Americhe, Stati Uniti in testa ma tanti nuovi casi registrati nel Vecchio Continente tengono sulle spine le autorità sanitarie. Il direttore della sezione europea dell’Oms, Hans Kluge, ha detto esplicitamente che «la trasmissione accelerata ha portato a una ripresa molto significativa che, se non controllata, porterà nuovamente i sistemi sanitari sull’orlo del collasso».
Apple ha adottato misure per rendere per minimizzare il rischio di trasmissione del virus nei suoi negozi, riducendo la densità e massimizzando la distanza nei contatti sociali. Sono previste specifiche linee-guida, opere di pulizia profonda ed estesa, controlli sanitari del personale e controlli della temperatura. Dove e quando necessario, non si perde tempo e si chiudono i negozi senza problemi. A momento l’unico modo per rallentare o scongiurare gli scenari peggiori evitando nuovi lockdown è l’uso delle mascherine, la corretta igiene delle mani e il distanziamento sociale, elementi cruciali per fermare la trasmissione del virus.
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