Mentre in Italia gli Apple Store sono stati riaperti tutti, anche quelli in Lombardia, all’inizio di giugno, Cupertino sarebbe pronta a chiudere di nuovo le sedi statunitensi dei suoi retail. La chiusura per il Coronavirus, questa volta, non coinvolgerebbe tutti i negozi, ma soltanto alcuni store selezionati, nei luoghi in cui il contagio da Covid-19 è più rilevante.
Apple ha in programma di chiudere quindi contemporaneamente 11 dei suoi punti vendita negli Stati Uniti.
Apple, che aveva annunciato solo una settimana fa la riapertura di oltre 70 negozi negli Usa, compresi quelli di New York City, ora sembra fare una marcia indietro, dimostrando una grande attenzione nei confronti della diffusione del contagio da Coronavirus.
Prestando attenzione ai dati sanitari locali, Cupertino avrebbe identificato alcune sedi in cui è opportuno chiudere ancora le porte degli Apple Store in Florida, Carolina del Nord, Carolina del Sud e Arizona.
Intanto, dalla mattinata di giovedì 4 giugno, anche gli store Lombardi, gli ultimi ad alzare le serrande, torneranno accessibili pubblico.
Apple da alcuni giorni, lo ricordiamo, aveva iniziato ad aprire i negozi italiani dopo la serrata imposta dopo il lockdown alcune settimane fa superando un provvedimento adottato, come accaduto con quelli cinesi, a scopo precauzionale, questo nonostante, sulla carta, i negozi della Mela per la tipologia della merce in vendita potessero restare aperti.
Come abbiamo già spiegato, Apple scelto anche in Italia una politica di ripresa graduale, facendo attenzione alla diffusione del virus, nel rispetto delle disposizioni governative: ha inizialmente aperto i negozi collocati nelle aree meno colpite dal virus lasciando chiusi quelli di Piemonte e Lombardia per i quali le particolari cautele usate ovunque, vista la larga circolazione del virus in queste aree, non erano state ritenute sufficienti