La scorsa settimana il CEO d Apple, Tim Cook, ha riferito di stare monitorando la situazione coronavirus in Italia e Corea del Sud. Da un appunto interno inviato ai dipendenti e ottenuto da Bloomberg si evince che la direzione dell’azienda lunedì 2 marzo ha annunciato restrizioni di viaggio per queste due destinazioni, oltre a quelle già in vigore per la Cina. Solo i dipendenti che devono spostarsi per “motivi critici” possono viaggiare in tali deatinazioni e devono prima ricevere il via libera da un vicepresidente.
Apple sta chiedendo ai dipendenti di riconsiderare eventuali viaggi già programmati, rinviarli o semplicemente annullarli; quando possibile, anziché recarsi sui posti, la Mela consiglia “meeting virtuali” e di comunicare con le videochiamate.
Per quanto riguarda uffici, negozi al dettaglio e servizi navetta che trasportano i dipendenti, Apple ha implementato estesi protocolli di pulizia. Sono stati predisposti distributori di gel idroalcolici per le mani di fronte ad alcuni negozi; i dipendenti con febbre o tosse grave sono invitati a chiedere il congedo per malattia fino alla guarigione. Ai dipendenti viene raccomandato di lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con gel a base alcolica, non toccare occhi, naso e bocca con le mani, coprire bocca e naso con fazzoletti monouso quando si starnutisce o tossisci.
Nessun cenno alla WWDC, l’annuale Worldwide Developers Conference che si dovrebbe svolgere a giugno (ma il cui annuncio normalmente è diramato tre mesi prima) e che a questo punto potrebbe saltare. Google ha annullato la propria conferenza per sviluppatori I/O, prevista per metà maggio e numerosi altri eventi sono stati annullati.
L’Apple Store presso il Centro commerciale Oriocenter di Orio al Serio Bergamo resterà chiuso sabato 7 e domenica 8 marzo, seguendo le disposizioni del decreto chiusure e aperture di questa settimana. Nel decreto in questione è prevista – tra le altre cose – “la chiusura nelle giornate di sabato e domenica delle medie e grandi strutture di vendita e degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad esclusione delle farmacie, delle parafarmacie e dei punti vendita di generi alimentari”.
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