I telefoni Samsung con lettura dell’iride non ci sono e non ci saranno per un bel po’. Questo quel che sostiene la stampa coreana, citata da Patently Apple, commentando la voce circolata qualche giorno fa secondo la quale nel Galaxy S5 sarebbe stato integrata questo innovativo sistema di biometria.
I problemi tecnici, dicono alcuni esperti, per materializzare una soluzione come quella paventata sono ancora molti. Ad esempio un ingegnere del settore rileva come il riconoscimento dell’iride richieda una fotocamera dedicata, un’opzione che renderebbe necessario ricorrere a un design differente, con un dispositivo di maggiori dimensioni rispetto alla norma per consentire l’integrazione di tre videocamere (fotocamera frontale, fotocamera posteriore e fotocamera per scansione dell’iride). Per altro la lettura dell’iride è scomoda e poco funzionale: “Chi in un cinema, a letto o quando si guida metterebbe il dispositivo vicino agli occhi per farsi identificare?”, dice il tecnico.
In effetti Sambon Precision and Electronics Co., produttore da molti indicato come possibile fornitore per i sensori per la retina ha negato i rumor riportati dalla stampa coreana che vorrebbero la società a lavoro con Samsung per la fornitura di componenti. Anche Samsung ha smorzato gli entusiasmi; Lee Young Hee, vice presidente esecutivo di Samsung, al Consumer Electronics Show di Las Vegas aveva ammonito: “Molte persone sono esaltate dalla tecnologia di riconoscimento facciale; stiamo studiando la possibilità ma non possiamo ancora dire se l’avremo o no sull’S5”. La stampa coreana per questo indica come probabile nel prossimo telefono top di Samsung, l’integrazione di un lettore d’impronte digitali, frutto di accordi con gli svedesi di Fingerprint Cards AB, nome accostato con vari produttori di smartphone, anche se non è detto che lo vedremo nel Samsung Galaxy S5, ma dal deposito di brevetti alla presentazione sul mercato, potrebbe essere necessario ancora diverso tempo prima di vedere effettivamente questa nuova tipologia di dispositivi.
Ricordiamo che qualche giorno addietro, Vegas da Ryan Bidan, direttore product marketing del mobile business di Samsung negli Stati Uniti ha dichiarato che Samsung punterà d’ora in poi alle cose utili e non solo alla novità a tutti i costi. Nella spasmodica ricerca da parte del produttore di nuove funzioni che permettono di dominare il mercato mobile, integrando novità prima dei rivali, ha Samsung ha spesso integrato caratteristiche non affidabili come avrebbero dovuto essere, un errore nel quale la società non vuole più incappare. Non significa che in futuro non vedremo caratteristiche innovative” dice Bidan, “ma quelle che vedremo dovranno funzionare senza problemi” ed è assai probabile che la lettura dell’iride in questo momento sia considerata anche da Samsung qualche cosa d’effetto ma non funzionale.
