Il calo delle vendite di Mac si spiega con la ridotta disponibilità di iMac. Questa la risposta che arriva da Apple ad uno dei dati più difficili da digerire del bilancio trimestrale presentato qualche decina di minuti fa. I computer con la Mela hanno perso decisamente quota rispetto allo scorso anno; da Cupertino ne sono infatti usciti quasi un milione di un meno, un dato negativo che macchia un bilancio per il resto infarcito di record.
Il tema del calo di vendite dei Mac è stato affrontato subito nella parte iniziale della presentazione dei risultati. «Come abbiamo anticipato – ha detto Peter Oppenheimer – abbiamo avuto problemi di disponibilità per gli iMac. Non siamo stati in grado di fornirli che nell’ultimo mese del trimestre, in caso contrario pensiamo avremmo fatto sicuramente molto meglio». Cook ha poi aggiunto: «Abbiamo cercato di far comprendere questo fattore durante l’ultima presentazione dei risultati fiscali». Apple non sembra molto sicura di raggiungere presto la capacità produttiva utile a soddisfare la domanda. «Pensiamo – ha detto Cook – di riuscire a bilanciare meglio le forniture, ma la domanda è molto alta e non sappiamo se riusciremo ad equilibrare domanda ed offerta nel corso del trimestre in corso»
Apple poi ha più o meno esplicitamente ammesso che c’è stata cannibalizzazione da parte degli iPad ai danni degli iMac, anche se secondo Cook il problema è relativo: «Non possiamo essere preoccupati. Quando abbiamo rilasciato iPhone questo ha cannibalizzato iPod, ora iPad cannibalizza il Mac, ma non possiamo fermarci perché se ci preoccupassimo di questo aspetto sarebbe qualcun altro a cannibalizzare noi. Per quanto riguarda iPad le opportunità che ci offre sono superiori ad ogni rischio visto che il mercato Windows è molto, molto più grande del mercato Mac. Infine – ha detto Cook – esiste qualche cosa su cui i nostri concorrenti non possono contare. Un grande numero di persone che compra un un primo prodotto Apple, poi finisce per comprare un altro prodotto Apple, questo è successo con iPod e siamo fiduciosi che succederà con iPad»
Apple ha voluto sottolineare con forza i numeri di iPhone e iPad che qualcuno potrebbe ritenere appena sufficienti viste le attese (in qualche caso del tutto fuori da ogni logica) che erano state poste su questo settore. «Abbiamo venduto dieci milioni di iPhone in più rispetto allo scorso anno – ha detto Oppenheimer – 3,7 milioni ogni settimana contro 2,6 milioni lo scorso anno». «Apple – ha detto Cook usando un dato statistico che dovrebbe rafforzare la percezione dell’eccezionalità del risultato – ha venduto fino ad oggi 500 milioni di dispositivi iOS e nell’ultimo quarto il nostro ritmo ha raggiunto i 10 al secondo». Un altro dato che dovrebbe far riflettere gli analisti è che il trimestre fiscale di quest’anno è stato più corto di una settimana rispetto a quello del 2011, come dire che tenendo lo stesso ritmo, Apple avrebbe potuto superare quota 50 milioni di iPhone venduti.
Nel corso della serata sono piovute una lunga serie di domande che tendevano a far sbilanciare Cook sull’argomento iPhone low costa, ma tutte, indistintamente, sono state rimandate al mittente. La risposta più esplicita del CEO è stata: «non parliamo delle nostre strategie di prezzo; ma posso dire che quel che ci spinge è la ricerca delle giuste opportunità per mettere i nostri prodotti nelle mani dei nostri clienti»
Per quanto riguarda iPad, Oppenheimer si è detto pienamente soddisfatto: «ne sono stati venduti 2,7 milioni a settimana, il 60% in più dello scorso anno». Cook ha poi ribadito come al momento Apple non sia ancora in grado di soddisfare l’intera domanda di iPad mini e che un grande numero di aziende piccole e grandi stanno adottando iPad per la loro produzione aziendale. È stato citato l’esempio di Barclay’s che ha distribuito 8000 tablet Apple ai suoi dipendenti.
E neppure i dati, ancora in calo come accade da molti trimestri, delle vendite iPod preoccupano: «continuiamo a detenere il 70% del mercato e le metà delle vendite sono costituite dall’iPod touch», ha detto Oppenheimer a ribadire che il mercato continua ad essere economicamente interessante.
Apple è molto soddisfatta anche dai dati che arrivano ad iTunes. Nel corso dell’ultimo trimestre sono stati generati 2,1 miliardi di dollari di profitto su vendite per 40 miliardi di dollari con 7 miliardi che sono finiti agli sviluppatori. Si tratta del record storico che si somma alla costante crescita di iCloud: 250 milioni di utenti, 2 miliardi di messaggi, 4mila miliardi di messaggi di notifica. Per il Game Center gli utenti registrati sono 200 milioni.
Nel corso della presentazione dei risultati non è mancata una domanda sul mondo della televisione. Cook, pur non andando nello specifico e cercando di riferirsi unicamente alla Apple TV, è stato abbastanza allusivo: «parlando dei prodotti che vendiamo oggi, la Apple TV, ne abbiamo vendute molte più che in passato, superando quota 2 milioni, il 60% in più rispetto allo scorso anno.Questa è un’area di vivo interesse per noi e tale resta. Ritengo che in questo settore abbiamo molto da dire; cercheremo di raccogliere le idee e vedere dove potremmo andare a finire»