Durante un incontro privato tra dirigenti tecnologici e dei social media nel luglio del 2019 a Sun Valley, Idaho, il CEO di Apple Tim Cook avrebbe esortato il CEO e fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, a eliminare tutte le informazioni sugli utenti che la sua azienda aveva raccolto da app terze parti.
Lo riferisce il New York Times, secondo cui i dirigenti si incontrerebbero ogni anno alla conferenza organizzata dalla banca di investimenti Allen & Company per “recuperare il ritardo” e tentare di “riparare il loro rapporto logoro”.
In particolare, questo incontro nell’estate del 2019 sarebbe avvenuto quando Facebook era coinvolta in un enorme scandalo con Cambridge Analytica. Facebook, allora, fu sottoposta a un attento esame per aver condiviso le informazioni di oltre 50 milioni di utenti, senza il loro consenso, con la società di profilazione degli elettori Cambridge Analytica, da utilizzare per annunci politici durante le elezioni presidenziali del 2016.
Durante il loro incontro, Zuckerberg avrebbe chiesto a Cook come avrebbe affrontato la situazione. Per tutta risposta, il CEO della Mela rispose che Facebook avrebbe dovuto eliminare le informazioni sugli utenti raccolte da app di terze parti.
Durante l’incontro, Mr. Zuckerberg ha chiesto a Mr. Cook come avrebbe gestito le ricadute della controversia. Il signor Cook ha risposto in modo acido che Facebook avrebbe dovuto eliminare tutte le informazioni che aveva raccolto sulle persone al di fuori delle sue app principali
Secondo fonti aventi conoscenza diretta dell’incontro, Zuckerberg rimase “sbalordito” dalla risposta di Cook, dato che il modello di business di Facebook è basato sulla raccolta di dati e informazioni degli utenti che vengono utilizzati per fornire annunci personalizzati. Zuckerberg interpretò la risposta di Cook come se il CEO di Apple avesse affermato che l’attività di Facebook era “insostenibile”.
Durante una intervista televisiva con MSNBC nel 2018, Cook fu sollecitato su come avrebbe affrontato la situazione in cui si trovava Zuckerberg. La risposta fu altrettanto schietta:
Non vorrei essere in questa situazione
Ovviamente, è possibile che l’apice di tensione tra i due verrà toccato questa settimana, quando Apple rilascerà iOS e iPadOS 14.5 con App Tracking Transparency, il sistema di trasparenza che impedirà alle app di tracciare gli utenti senza il loro consenso. Secondo le ultime anticipazioni questo importante aggiornamento sarà rilasciato entro la giornata di lunedì 26 aprile.
Una volta rilasciato l’aggiornamento iOS, tutte le app, incluso Facebook, dovranno chiedere l’autorizzazione dell’utente prima di raccogliere dati su app e siti web di proprietà di altre società. Gli utenti potranno accettare di essere tracciati o meno.
Facebook ha dichiarato ingiusto il cambiamento, definendolo un duro colpo per le piccole imprese che utilizzano la piattaforma Facebook e la relativa attività pubblicitaria per pubblicare annunci personalizzati per gli utenti. Facebook si aspetta che la maggior parte degli utenti rinunci al tracciamento, il che, a sua volta, porterà a dati meno efficaci che il gigante dei social media potrà utilizzare per fornire annunci personalizzati su misura.
Nelle apparizioni pubbliche e nelle interviste prima del lancio della novità, Cook ha affermato che Apple sta cercando di fornire agli utenti la possibilità di scegliere se desiderano essere monitorati o meno.
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