Il CEO di Apple Tim Cook ha inviato una mail ai dipendenti deplorando la decisione di Donald Trump di ritirare gli Stati Uniti dallo storico accordo di Parigi sul clima siglato nel dicembre 2015.
Nella mail, ottenuta da BuzzFeed, Cook dice che ha cercato di convincere Trump a non lasciare gli USA fuori dall’accordo e ribadisce l’impegno di Apple nel ridurre il suo impatto ambientale usando energia da fonti rinnovabili e l’obiettivo di una filiera a ciclo chiuso (arrivare, un giorno, a poter costruire nuovi prodotti usando solo materiali riciclati, a partire dai vecchi dispositivi).
“So che molti di voi condividono la mia delusione sulla decisione della Casa Bianca di ritirare gli Stati Uniti dagli accordi sul clima di Parigi. Ho parlato con il Presidente Trump martedì e cercato di convincerlo a mantenere gli Stati Uniti nell’accordo ma non è servito.
Il cambiamento climatico è reale e condividiamo tutti la responsabilità di combatterlo. Voglio rassicurarvi che gli sviluppi odierni non avranno alcuna ripercussione sugli impegni di Apple per proteggere l’ambiente. Alimentiamo quasi tutte le nostre attività con energia rinnovabile e riteniamo sia un esempio di qualcosa di positivo per il nostro pianeta e anche sotto il profilo economico.
Continueremo a lavorare verso gli ambiziosi obiettivi della filiera a ciclo chiuso e di fermare l’estrazione di nuovi materiali. Naturalmente continueremo a lavorare con i nostri fornitori aiutandoli a impegnarsi maggiormente ad alimentare le loro attività con energia pulita. Continueremo a sfidare noi stessi a fare ancora di più. Conoscendo l’ottimo lavoro che noi e tanti altri stanno facendo nel mondo, vi sono tantissimi motivi per essere ottimisti sul futuro del nostro pianeta.
Il nostro obiettivo è stato sempre quello di lasciare un mondo migliore di quello trovato. Non torneremo indietro perché sappiamo che le generazioni future dipendono da noi.
Il vostro lavoro è importante oggi come non mai. Grazie per il vostro impegno che ogni giorno fa la differenza”.
Cook ha mostrato il suo disappunto anche in un tweet, uno dei tanti big del mondo IT che ha cercato di convincere Trump a non lasciare gli USA fuori dagli accordi di Parigi, un dibattito che ha diviso in due anche la stessa Casa Bianca dove però ha vinto la linea dei conservatori capitanata da Scott Pruitt, l’amico dei petrolieri ora numero uno dell’Agenzia per la protezione ambientale (Epa), e dello stratega di ultra destra Steve Bannon.
Decision to withdraw from the #ParisAgreeement was wrong for our planet. Apple is committed to fight climate change and we will never waver.
— Tim Cook (@tim_cook) June 2, 2017
Il CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha parlato di accordo che “mette a rischio il futuro dei nostri figli”; il CEO di Google Sundar Pichai ha detto di essere deluso dalla decisione; il CEO di Tesla Elon Musk ha detto di avere tentato tutto il possibile per suggerire al presidente di restare negli accordi e deciso di silurare Trump lasciando i due consigli della Casa Bianca di cui faceva parte, lo Strategic and Policy Forum e quello concentrato sul rilancio del settore manifatturiero.
Al coro di amministratori delegati delusi dalla decisione di Trump, anche Rober Iger, Ceo di Walt Disney, che “per principio” ha lasciato il forum creato nel dicembre 2016 formato da vari leader allo scopo di incontrare periodicamente il presidente per discutere di temi economici. Critiche anche da IBM, General Electric, Microsoft e Intel. Il presidente di Microsoft Brad Smith, in un post su LinkedIn ha scritto che l’azienda continuerà a impegnarsi nel portare avanti gli obiettivi energetici e di sostenibilità stabiliti dall’accordo di Parigi: “La nostra esperienza ci ha dimostrato che questi investimenti e innovazioni sono positivi per il nostro pianeta, la nostra azienda, i nostri acquirenti e l’economia”.