Office per iPad? È vivo e vegeto e arriverà molto prima di quanti tanti pensano. È quello che sostiene Mary Jo Foley, giornalista che da sempre segue Microsoft ed è ben “ammanigliata” ai piani alti di Redmond. La Foley cita anche il nome in codice della versione per iOS di Office: “Miramar” e dice che, nonostante quanto dichiarato ieri da Tami Reller, Vice Presidente responsabile del Marketing in Microsoft, arriverà probabilmente subito dopo la versione “touch-first” di Office per la piattaforma Windows (nome in codice “Gemini”).
La Foley ricorda che Microsoft ha in qualche modo, tra le righe, sempre ammesso l’esistenza del prodotto. Alla versione iPad della suite aveva fatto cenno Ballmer, parlandone a ottobre dello scorso anno, quando aveva anticipato che la versione “touch-first” delle applicazioni core di Office sarebbe stata inizialmente un’esclusiva per la piattaforma Windows e che subito dopo sarebbe arrivata anche per iPad. Ballmer avrebbe dato il suo OK al team Office di commercializzare il prodotto in versione iPad non appena pronto, persino se questo avrebbe significato l’arrivo in anticipo rispetto alla versione per Windows 8.
Secondo le fonti della Foley, Office arriverà nella prima metà di quest’anno, in anticipo rispetto a quanto previsto in precedenza. Non è ancora chiaro sotto quale forma Microsoft distribuirà Office. Sarà probabilmente necessario un piano di abbonamento Office 365 (per azienda o famiglia, secondo il target d’utilizzo) e non è difficile immaginare la possibilità di gestire i documenti in locale, su OneDrive (ex SkyDrive) o OneDrive Business.
Microsoft, lo ricordiamo, è già presente sul tablet Apple e anche su iPhone, oltre che Android con app come OneNote e Lync. Office 365 permette l’accesso a posta elettronica, messaggistica istantanea, documenti e altri servizi da iPhone e iPad; da Safari è possibile usare anche le Office Web Apps su iPad o iPhone, visualizzando i documenti di Word, Excel e PowerPoint memorizzati online o inviati come allegati all’account di posta elettronica Microsoft. Con le web app i documenti vengono però aperti in modalità di sola visualizzazione, non di modifica. Il naturale passaggio successivo è l’arrivo di versioni native delle app.