Una nuova malattia sta, pian piano, uccidendo le console tradizionali portatili, come Nintendo DS, 3DS, PSP e PS Vita. Secondo una recente ricerca condotta da App Annie, infatti, i giochi mobili presenti su App Store e Play Store, riescono a fare più soldi rispetto a quelli tradizionali. Specialmente quando si tratta di titoli con una componente multigiocatore online.
La società di ricerca fonte della notizia ha collaborato con l’ International Data Corporation, con lo scopo di mostrare l’andamento nel settore del mobile gaming nel corso dell’ultimo anno. I risultati parlano chiaro: i giocatori preferiscono le applicazioni per smartphone e tablet. Anche se i giochi mobili tradizionali, quelli su cartuccia per intenderci, risultano spesso più profondi, e qualitativamente superiori, i giocatori preferiscono giocare comunque con i propri iPhone e iPad. In questo settore, la spesa dei consumatori sta crescendo a passi da gigante, soprattutto quando si tratta di investire in titoli che presentano una componente multiplayer. Anche Nintendo, che da sempre ha difeso strenuamente i propri prodotti, ha deciso di lanciarsi in questo ricco mercato, grazie alla partnership con DENA, che sicuramente porterà i noti personaggi Mario, Link e Pokemon sui dispositivi mobili. Probabilmente, anche questi giochi offriranno una componente multigiocatore.
Guardando nelle tasche degli sviluppatori di app mobili, si scopre che la spesa dei clienti App Store è cresciuta del 30 per cento tra il 2014 e il 2015, mentre quella di Google Play, nello stesso periodo, del 50%. Il rapporto, inoltre, chiarisce che tra i 50 giochi per smartphone più scaricati, quelli con opzioni multiplayer, rappresentano circa il 60% del totale.
Insomma, il rapporto suggerisce che le console portatili tradizionali stanno lentamente morendo e potrebbero, nel giro di pochi anni, avviarsi verso l’estinzione. Per questo, appariva plausibile il rumor apparso nei giorni scorsi, secondo cui la prossima piattaforma di Nintendo, attualmente nota come progetto NX, potesse essere basata su Android. La notizia è stata smentita da Nintendo, ma l’idea non era sembrata, dopo tutto, totalmente sbagliata.