L’ex Segretario di Stato degli Stati Uniti Condoleezza Rice è ora nel Consiglio di Amministrazione di Dropbox, la società che offre servizi di cloud, hosting e sincronizzazione file via web. Sul blog ufficiale Drew Houston, CEO dell’azienda afferma di essere “onorato di aver aggiunto una brillante e preparata persona come la Rice nel board”, spiegando che questa svolgerà un ruolo di leader aiutando il brand a espandersi a livello mondiale.
Da più parti si sono ad ogni modo sollevate preoccupazioni per la scelta della Rice, in particolare evidenziando i precedenti impegni di Dropbox in temi di libertà, trasparenza ed etica. Il sito Drop Dropbox, chiede all’amministratore delegato di Dropbox Drew Houston di mandare via la Rice la quale, lo ricordiamo, è stata spesso criticata per la sua attività durante la presidenza di George W. Bush sia all’interno degli Stati Uniti sia all’estero in relazione alla guerra contro l’Iraq. La Rice è accusata, tra l’altro, di essere stata la prima ad approvare tecniche di tortura contro i terroristi di Al Qaeda e ad aver ordinato intense operazioni di sorveglianza.
“Avere scelto Condoleezza Rice per il Consiglio di amministrazione di Dropbox è un problema a più livelli di profondità e implica preoccupazioni su Drew Houston e la leadership di Dropbox relativamente al loro impegno sulla libertà, l’apertura e l’etica” si legge nel sito.
“Quando una società ha letteralmente accesso a tutti i vostri dati, l’etica diventa qualcosa in più che un divertente canale di sperimentazione”. Drop Dropbox invita gli utenti a scrivere sugli account Twitter e Facebook di Drew Houston suggerendo di lasciare un post con un messaggio automatico nel quale si afferma di non voler più usare Dropbox sino a quando Condoleezza Rice non sarà rimossa dal Consiglio di Amministrazione della società.
La protesta ricorda quella seguita alla nomina di Brendan Eich a CEO di Mozilla, costretto alle dimissioni, in seguito al pressing di alcuni dipendenti, associazioni e movimenti di liberazione omosessuale dopo la scoperta di un suo contributo a un referendum che chiedeva l’abolizione del diritto al matrimonio fra persone dello stesso sesso.