Condividere foto online in tempo reale con uno smartphone è molto conveniente e comodo, soprattutto in vacanza, per rendere partecipi amici e parenti delle vostre gesta, ma potrebbe anche contribuire a rovinare la possibilità di vivere le esperienze in tempo reale. Questa è la conclusione ricavata da un sondaggio condotto in USA da Joseph Grenny e David Maxfield su 1.623 partecipanti, idea scaturita dalla mente di Maxfield dopo il ritorno da una vacanza in cui si era reso conto di essere più interessato a documentare piuttosto che a vivere i momenti della sua vita.
Maxfield chiama gli utenti di questo genere “cacciatori di trofei” ovvero tutti coloro che vogliono condividere foto online e sono guidati da qualcosa di diverso dallo sperimentare cose nuove e scattare fotografie solo per ricordare quei momenti. Secondo Maxfield i cacciatori di trofei vogliono solamente dei “trofei da appendere” e in maniera figurata vogliono semplicemente “uccidere” il loro momento decisivo e gli istanti delle loro esperienze per appenderlo poi al muro.
Secondo il sondaggio il 58 per cento delle persone crede infatti che la corsa a pubblicare l’immagine perfetta ha impedito loro di godersi in tempo reale gli attimi di esperienza della propria vita. Il 91% dei partecipanti allo studio ha anche riferito di aver visto i turisti perdersi momenti memorabili perché erano troppo impegnati a cercare di catturare e condividere le foto dei luoghi che stavano visitando; altri invece hanno riportato comportamenti non etici o pericolosi per catturare una foto potenzialmente capace di attirare Mi Piace (per esempio correre in mezzo al traffico per un selfie) ed alcuni addirittura hanno barattato le loro abitudini da buoni genitori per i “piace” sui social media. Per questo forse a violte sarebbe meglio lasciare lo smartphone in tasca e pensare a godersi l’attimo direttamente, senza doverlo mediare con una foto.