Il 29 settembre dello scorso anno, un uomo entrò nell’Apple Store di Digione, comune francese della regione Borgogna-Franca, armato di una pesante boccia da pétanque distruggendo iPad, iPhone, Mac e quant’altro capitava a tiro.
Il trentenne (tale “Yann S.”) aveva giustificato la sua azione perché a suo dire, Apple non aveva voluto riparare un difetto del suo iPhone. Dopo l’arresto l’uomo aveva rifiutato un incontro con uno psichiatra ed era stato portato in tribunale il 28 ottobre per rispondere di “danni rilevanti”, inizialmente valutati in circa 50.000 euro.
L’uomo ha distrutto vari dispositivi (iPhone, iPad, Mac) ma danni sarebbero stati rilevati anche ai tavoli (sono costosi modelli realizzati su misura) e nel conteggio dei danni si è tenuto conto anche delle perdite causate dalla chiusura alla quale ha obbligato il negozio e dei lavori che è stato necessario svolgere all’infuori degli orari di apertura.
Il francese Macg riferisce che in prima istanza l’uomo era stato condannato a sei mesi con sospensione condizionale della pena, aveva ottenuto la libertà vigilata, l’obbligo di non poter più recarsi al centro commerciale Toison d’Or per due anni, pagare 300 euro di ammenda per la violenza e 18.298 euro come danni da versare ad Apple.
L’avvocato ha impugnato la sentenza, e oggi si apprende che l’uomo dovrà pagare 17.548 euro di danni ad Apple, dunque leggermente meno rispetto a quanto stabilito in precedenza, oltre a risarcire con 1.500 euro il funzionario di sicurezza del centro commerciale che era stato aggredito.