La storia di Six Apart, nome ispirato dai sei gradi di separazione che dividono nel massimo tutti gli abitanti del pianeta ed ai sei anni di differenza dei suoi due fondatori, è quella di una coppia, Ben e Mena Trott, che hanno costruito la loro fortuna con alcuni software molto conosciuti dagli utilizzatori di blog più smaliziati: TypePad, Movable Type e LiveJournal. Basati a San Francisco, attenti alle novità e alle mode come i più sensibili tra i rabdomanti del web 2.0, hanno colto il nuovo che avanza con la presenza di iPhone (e adesso iPod touch), capendo anche una delle cose che invece avevano generato qualche
perplessità fra le migliaia di sviluppatori fedeli di Apple presenti lo scorso giugno al Moscone Center di San Francisco: sviluppare per i nuovi gioielli di Apple richiede competenze che si possono trovare in abbondanza anche al di fuori del consueto circolo (in forte crescita) di chi da anni compila codice objective-c per Mac.
Ben e Mena Trott hanno infatti capito che c’era spazio anche per loro, come sviluppatori della nuova piattaforma portatile di Apple. E ci si sono messi d’impegno, almeno attraverso qualcuno dei loro cento dipendenti (gli utilizzatori della loro piattaforma professionale di blogging a pagamento sono più di sette milioni) e hanno realizzato i-typepad.com.
In pratica, per chi ha un iPhone o un iPod touch e un gestisce il suo blog su questa piattaforma, il passaggio è automatico, trattandosi di una “porta di entrata” ottimizzata per i prodotti Apple al software lato server che gestisce i blog. In questo modo è possibile scrivere direttamente sulla tastiera virtuale di Safari in versione mobile, pubblicare e gestire i post, persino inviare le fotografie scattate con la fotocamera dell’iPhone direttamente al blog. Una bella idea e una lezione di quanto possa in realtà iPhone e iPod touch possano coinvolgere anche programmatori Web 2.0