Tribook è un servizio digitale di consegna dei libri attivo a Milano che consente ai lettori di trovare il libro nella libreria più vicina e di farselo consegnare direttamente a casa e alle piccole librerie di farsi conoscere e di distribuire i volumi anche attraverso la rete. Tribook è un servizio che offre ai lettori che amano la carta e le piccole librerie della città quello che mancava rispetto a chi acquista i libri online: la possibilità di ordinare on-demand i volumi desiderati e vederseli recapitare a casa senza dover fare un tour tra le librerie per trovare ciò che si sta cercando. Il servizio ha conquistato il Salone del libro di Torino, che ha selezionato la startup milanese Tribook all’interno del concorso Book to the future e che nei giorni di fiera gli ha dedicato uno spazio nella vetrina del libro digitale. Macity ha intervistato Michela Gualtieri, tra i fondatori di Tribook.
Tribook è il progetto per cui siete stati selezionati dal Salone internazionale del libro. Quali sono le sue caratteristiche?
Tribook è una piattaforma per i lettori di Milano, che consente di cercare il libro di proprio interesse nel catalogo integrato di tutte le librerie aderenti, individuare quella più vicina che lo possiede e decidere se recarsi fisicamente ad acquistarlo oppure comprarlo on-line e farselo recapitare in bicicletta nel giro di poche ore. Un acquisto intelligente, rapido, ecologico e a sostegno delle realtà locali che consente di entrare in una comunità di lettori che potranno poi usufruire di servizi esclusivi.
Perché puntare sull’editoria digitale? Che cosa vi ha convinto a farlo?
Non possiamo dire di operare a tutti gli effetti nell’editoria digitale: il nostro è un servizio digitale che al momento tratta prodotti di editoria tradizionale cartacea. La parte appassionante del progetto è proprio il suo carattere ibrido, di servizio innovativo per realtà a volte molto tradizionali che devono far fronte ai nuovi bisogni dei lettori. Sogno per il libro un futuro pluralistico e variegato, in cui i nuovi strumenti consentano alle piccole realtà intelligenti di prosperare coltivando nicchie di lettori che un tempo sarebbe stato estremamente difficile raggiungere. La possibilità di realizzare questo futuro dipenderà in gran parte dalle scelte che compiamo oggi.
Come è nata l’idea di un servizio di consegna di libri digitale?
L’idea è nata da un bisogno che sentivo in prima persona: sono sempre stata una lettrice forte e spesso per trovare il volume che volevo comprare dovevo contattare le singole librerie tramite un giro di telefonate e mail, farmelo mettere da parte e andare a ritirarlo al più presto. Posto davanti a questa prospettiva, è normale che un lettore si rivolga ai grandi store online, con grave danno per le librerie di quartiere. Dopo aver frequentato il Master in editoria dell’Università Cattolica e aver cominciato a lavorare nel settore, ho potuto guardare il mondo dei libri dall’interno e capire in che modo un servizio come Tribook poteva essere realizzato. Il corso Dr. Startupper, sempre dell’Università Cattolica, mi ha poi consentito di acquisire competenze in ambito imprenditoriale e mi ha dato quella spinta in più per buttarmi nel progetto.
L’idea è piaciuta a Brian Suarez, sviluppatore e imprenditore già con alcuni anni di esperienza alle spalle, che è entrato in società con me e mi affianca in questa avventura dai primissimi tempi. Samuele Macchi è il terzo componente del nostro team, sviluppatore anche lui e preziosissimo collaboratore. Le competenze editoriali nel team le porto io: senza di queste non sarebbe possibile lavorare al progetto. Brian e Samuele portano le competenze tecniche e Brian in particolare aggiunge la propria esperienza imprenditoriale che per noi è preziosa. I componenti di una startup devono avere background differenti, per ottimizzare in poche persone il massimo delle risorse, ma condividere una vision.