Nella presentazione del nuovo monitor Pro Display XDR alla WWDC 2019 i dirigenti di Cupertino non hanno mai pronunciato il nome Mini LED, ma i costruttori non hanno dubbi: Apple sta già impiegando tecnologie mini LED di nuova generazione che non hanno confronti sul mercato. Questo era già stato anticipato dall’infallibile Ming Chi Kuo fin dai primi giorni di aprile, ma ora emergono ulteriori dettagli che chiariscono meglio il quadro complessivo e il vantaggio tecnologico di Apple.
Che il nuovo display professionale di Cupertino sia in grado di offrire specifiche e caratteristiche uniche sul mercato è stato dichiarato anche dai dirigenti Apple. Il pubblico si è concentrato sul prezzo di listino di 5.000 dollari, non senza polemiche per il sostegno venduto separatamente a 1.000 dollari. Dal canto suo Apple ha precisato che per avere un monitor di questa qualità e specifiche oggi sul mercato occorre sborsare 40-50mila dollari.
Ma quello che alla WWDC 2019 poteva essere anche scambiato per strilli di marketing ed effetto spettacolo da presentazione, secondo i costruttori è invece un altro primato tecnologico nelle mani di Cupertino.
L’attenzione degli addetti ai lavori si concentra sul sistema di retroilluminazione 2D realizzato con 576 LED blu, in grado di offrire un controllo senza paragoni rispetto ai tradizionali LED bianchi. Per modulare rapidamente ciascun LED e produrre livelli di contrasto finora visti solo negli OLED, Apple impiega 12 controller. Questa viene considerata una caratteristica fondamentale per realizzare schermi XDR, sigla di Extreme Dynamic Range.
Ma mentre i dirigenti Apple non hanno mai pronunciato i termini mini LED, i costruttori riportati da DigiTimes rivelano che il design degli array LED super luminosi impiegati in Apple Pro Display XDR è considerata a tutti gli effetti una tecnologia simile ai mini LED.
Viene anche fornito uno spaccato delle componenti e dei fornitori. La retro illuminazione LED è costruita dalla taiwanese Radiant Opto-Electronics, i LED sono costruiti dalla giapponese Nichia, mentre il pannello è fornito da LG. Spicca l’indicazione di una componente progettata da Apple, il circuito integrato TCON, sigla di Timing Controller.
In definitiva il monitor Pro Display XDR con le sue caratteristiche per l’oscuramento locale multi area permette di offrire un contrasto elevato come i pannelli OLED. Con futuri miglioramenti e perfezionamenti questa tecnologia promette di superare gli OLED.
Non solo Apple è indicata all’avanguardia dall’industria ma anche come apripista. Questo perché i costruttori di pannelli LCD stanno già investendo e sviluppando nella tecnologia mini LED perché molto meno costosa degli OLED. Inoltre i fornitori di prodotti con retroilluminazione LED vedono in Pro Display XDR un apripista per poter incrementare la loro presenza nel mercato di nicchia dei monitor.
Il monitor Pro Display XDR accompagna il nuovo Mac Pro 2019: entrambi sono indicati in arrivo in autunno. Tutte le principali novità introdotte da Apple alla WWDC 2019 sono riassunte in un unico articolo di Macitynet.