Con il chip A17 che dovremmo vedere sui futuri iPhone 15, Apple potrebbe scegliere di concentrarsi più sull’autonomia e meno sulle prestazioni (anche perché i concorrenti, su quest’ultimo versante, devono rincorrere la Casa di Cupertino e questa può permettersi, almeno per ora, di non avere fretta).
L’ipotesi nasce dalla lettura tra le righe di quanto riportato da TSMC con l’avvio della produzione dei nuovi chip con tecnologia produttiva a 3nm.
Con ogni nuovo SoC, Apple ha fatto passi avanti bilanciando sempre performance e consumo energetico, beneficiando sempre dei nuovi processori produttivi e della relativa miniaturizzazione dei transistor.
Mark Liu, presidente di TSMC, per i futuri SoC che sfrutteranno il nodo a 3nm, promette performance migliori degli attuali chip con nodo a 5nm, pur richiedendo circa il 35% in meno di energia.
Se la percentuale verrà confermata, tale elemento potrebbe essere un indizio sul versante efficienza dei futuri iPhone.
TSMC ha intanto avviato la produzione in serie dei chip a 3nm che saranno sfruttati su futuri nuovi dispositivi di Apple quali iPhone. Il Presidente di TSMC, Mark Liu, ha riferito che la domanda per questo nodo produttivo è “molto forte”.
In futuro (si parla del 2026) i chip con nodo a 3nm dovrebbero essere prodotti anche negli USA; lo stabilimento che è in fase di completamento in Arizona dovrebbe partire da chip a 4nm. TSMC non sta intanto con le mani in mano e si parla già di processo produttivo con transistor a 2nm, tecnologia un tempo considerata fantascientifica e che potrebbe diventare realtà tra pochi anni.