Anche se le infrastrutture scontano un ritardo dovuto alle guerre commerciali, ai veti contro Huawei e al rallentamento dell’economia globale dovuto al lockdown i terminali con 5G si preparano ad invadere il mercato.
La piattaforma mobile Snapdragon 865 di Qualcomm è quella scelta da vari produttori per i primi smartphone 5G del 2020 e che è sfruttata o sarà sfruttata da aziende come ASUS, Lenovo, OPPO, Redmi, Samsung Electronics, Sony, vivo, Xiaomi, ZTE e altre ancora.
È una piattaforma avanzata a supporto di device premium ma è anche costosa e per i dispositivi 5G meno costosi i vari brand preferiranno probabilmente il chipset Snapdragon 690, piattaforma meno avanzata ma che consentirà di ridurre il prezzo finale dei dispositivi.
“Qualcomm Technologies sta guidando la proliferazione del 5G su più livelli per rendere la prossima generazione di telecamere, intelligenza artificiale ed esperienze di gioco sempre più accessibili e disponibili”, ha dichiarato Cristiano Amon, presidente di Qualcomm Incorporated. “La serie 6 di Snapdragon raccoglie tutta l’esperienza di Qualcomm nel 5G ed ha il potenziale di rendere il 5G accessibile a oltre 2 miliardi di utenti di smartphone in tutto il mondo”.
Rispetto ai chipset più costosi, come Snapdragon 765 e 865, il 690 funziona solo con la tipologia di reti note come sub-6 5G (riferimento alla frequenza usata, ovvero collocata sotto i 6GHz) e non con le reti mmWave (caratterizzate da frequenze elevate da avere lunghezze d’onda millimetriche) sulle quali molti operatori di telefonia hanno investito.
Il supporto per le sole reti sub-6 5G non è ad ogni modo un’anomalia: La Global Mobile Suppliers Association ad aprile segnalava che solo il 30% dei dispositivi annunciati finora supporta le reti ad alta velocità mmWave.
Connessioni di rete a parte, gli smartphone che useranno lo Snapdragon 690 saranno ad ogni modo in grado di girare video in 4K HDR, gestire immagini con risoluzione fino a 192 megapixel. La CPU octa-core Kryo 560 del chipset dovrebbe essere fino al 20% più veloce del predecessore, e la GPU Adreno 619L superare in prestazioni la GPU che si trova nello Snapdragon 675, Il tutto realizzato con processo produttivo a 8nm, non distante da quello a 7 nanometri dei processori di fascia superiore.
Nello Snapdragon 690 sono integrare migliorie per le funzionalità di intelligenza artificiale (fino al 80% più veloce rispetto al predecessore), è integrato il supporto per il WiFi 6 e i display con refresh rate a 120Hz (qui i dettagli tecnici).
Non è chiaro quando il Qualcomm Snapdragon 690 sarà effettivamente disponibile ma HMD Global (società finlandese che sviluppa dispositivi mobili con il marchio “Nokia”), ha confermato di essere al lavoro su smartphone 5G di fascia media che useranno il nuovo chipset; dispositivi di questo tipo sono previsti in arrivo entro la seconda metà dell’anno anche da brand quali LG, Motorola, TCL, Sharp e altri ancora.
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