Il software GlassAI di gestione delle immagini promette foto con qualità e dettagli superiori, rispetto a quanto si ottiene con il software Apple che gestisce le immagini su iPhone 15 Pro Max.
Il guanto di sfida arriva da Glass Imaging, una società statunitense che propone ai costruttori nel settore dell’imaging la tecnologia denominata GlassAI, un ISP (Image Signal Processor) software che promette di migliorare notevolmente il rendering delle immagini ottenute con la fotografia computazionale sfruttando l’Intelligenza Artificiale AI.
GlassAI è presentata come una intelligenza artificiale in grado di “sfruttare le complete potenzialità dell’hardware di attuali e future fotocamere di smartphone, invertendo aberrazioni ottiche e imperfezioni dei sensori”. L’azienda ha recentemente mostrato come l’AI potrebbe migliorare l’aspetto delle immagini scattate con il teleobiettivo 5x del top di gamma iPhone 15 Pro Max, e i risultati appaiono notevoli.
Secondo Glass Imaging, il pieno potenziale dell’hardware di iPhone 15 Pro Max è limitato da come Apple gestisce le funzionalità software di gestione del tele da 120 mm; il software AI da loro ideato sarebbe in grado di estrarre dettagli catturati dalla lente con una qualità migliorare rispetto a quanto fa il software di Apple, permettendo di ottenere una qualità complessiva delle immagini superiore, con maggiori dettagli, nitidezza, precisione cromatica.
Glass ritiene che il lavoro lato hardware di Apple sia notevole ma che il software nativo, “a volte è carente, non all’altezza di sfruttare pianamente le possibilità offerte dall’hardware” e che vi è notevole spazio di miglioramento.
A questo indirizzo si trovano confronti tra foto scattate dal tele di iPhone 15 Pro Max elaborate dall’ISP di Apple e dall’ISP software di GlassAI, eseguito in locale (direttamente sullo smartphone) e i risultati sono sorprendenti.
GlassAI è in grado di analizzare le sequenze RAW che permettono di riprodurre l’immagine finale e l’AI può fare emergere sfumature di colore e altri dettagli che in alcuni casi “sfuggono all’elaborazione predefinita”.
Notevoli i dettagli soprattutto con le sfumature di colore e nelle aree con scritte. Se queste prestazion e risultati fossero confermati, i dirigenti Apple dovrebbero sbrigarsi a tirare fuori il libretto degli assegni per comprare l’AI di Glass Imaging prima che lo faccia qualcun’altro.
Per saperne di più su iPhone 15 e iPhone 15 Plus vi rimandiamo alla nostra prova. Tutto sui nuovi iPhone 15 Pro e Max è disponile nela recensione.