Potrebbe rivoluzionare diversi settori, a partire da quello della sicurezza con l’identificazione delle persone nelle centrali di polizia: stiamo parlando di DeepFaceDrawing, un sistema capace di trasformare un semplice volto abbozzato con una matita su un foglio di carta in una fotografia realistica e carica di dettagli. Ci riesce grazie all’impiego delle più recenti tecnologie di intelligenza artificiale, andando quindi oltre a quel che promette Pix2Pix, altro sistema con cui condivide l’obiettivo finale ma che ha bisogno di disegni più precisi per portare a termine la trasformazione.
A questo innovativo sistema, realizzato da un gruppo di ricercatori dell’Accademia Cinese delle Scienze di Pechino, basta invece appena uno schizzo fatto a mano libera, anche se approssimativo o addirittura incompleto, per fargli prendere vita. Il suo funzionamento si basa principalmente sulle probabilità, ecco perché anche senza avere le linee precise di palpebre e labbra riesce comunque a “vederci” un volto in quello che potrebbe sembrare uno schizzo buttato giù in pochi secondi. In pratica analizza singolarmente le varie parti del volto – occhi, naso, bocca, forma del viso, tipologia di capelli – e le assembla in un’unica immagine attingendo ad un corposo archivio digitale contenente volti completi e singole componenti facciali.
Molte delle sue caratteristiche non sono ancora del tutto chiare. Ad esempio, di chi sono i volti – o parte di essi – inseriti nell’archivio, oppure come faccia a “capire” la razza della persona partendo da un semplice disegno abbozzato. In base ai risultati condivisi dai ricercatori, dei 17.000 schizzi trasformati in fotografie realistiche, la maggior parte rappresentano volti caucasici e sudamericani, ma ciò potrebbe essere semplicemente legato alla disponibilità dei dati nell’archivio (e quindi della loro origine). Anche riguardo il sistema – particolarmente complesso – con cui vengono elaborate le forme del viso, i ricercatori non si sbilanciano.
L’idea è quella di «Aiutare le persone poco abili nel disegno nella produzione di immagini di alta qualità partendo da schizzi a mano libera approssimativi o addirittura incompleti», ma il suo impiego potrebbe avere anche uno scopo più nobile, ad esempio quello a cui abbiamo accennato in apertura. Questa tecnologia sarà mostrata al SIGGRAPH di luglio, conferenza sulla grafica computerizzata che si tiene dal ’74 negli Stati Uniti e che quest’anno, causa coronavirus, sarà gestita in video. Tramite il sito ufficiale del progetto si informa che il codice per il software è “in arrivo”, ciò significa che nei prossimi mesi potrebbe essere disponibile un’app accessibile a tutti, forze dell’ordine incluse.