Letteratura e tecnologia si incontrano sulla piattaforma Cityteller: una community che attraverso un’app e un sito fa vivere e conoscere il territorio attraverso i libri e i contenuti letterari condivisi dagli utenti. Cityteller è una delle startup dell’editoria digitale che sono state selezionate dal Salone del libro di Torino 2015 e che ha trovato in questi giorni spazio nella vetrina internazionale della fiera dedicata al libro del futuro, “Book to the future”. Lorena Petriccione, del team di Cityteller, spiega in un’intervista a Macity come è nata la startup e cosa rende il loro progetto innovativo e pronto per affrontare la sfida dell’editoria digitale.
“L’idea di Cityteller nasce dal concetto di storytelling: la capacità di creare e trasmettere emozioni attraverso il racconto. L’idea inizialmente è stata sostenuta dall’Università degli Studi di Bergamo nel corso del laboratorio ‘Digital Storytelling e Social Networks’, durante il quale Fabrizio Parodi, ideatore di Cityteller, ha realizzato un prototipo dell’app mettendola a disposizione degli studenti del laboratorio per il racconto, attraverso video e contenuti letterari, della città di Bergamo – spiega Lorena Petriccione -. Fabrizio ha poi coinvolto nel progetto me, Filippo Ghisi e Gabriele Orlandi, a completare il team di progetto, che ci vede continuamente viaggiare tra Torino e Bergamo. A gennaio 2015 è stata rilasciata la versione Beta dell’app Cityteller per dispositivi iOS e Android. L’applicazione ha ottenuto ad oggi circa 7mila download, 2.190 Like su Facebook e 2.475 Followes su Twitter”.
L’editoria fa parte del vostro DNA o siete soprattutto tecnici che guardano con interesse e curiosità a questo mondo?
“Siamo lettori e viaggiatori, alcuni con passioni più definite, altri forse un po’ più disordinati. Io e Fabrizio abbiamo una società che si occupa di comunicazione digitale (studiando, tra Bergamo e Torino), Filippo lavora nel settore del turismo culturale e Gabriele si occupa di finanza d’impresa e di progetti innovativi. Cityteller ci coinvolge ognuno per le proprie competenze, e ovviamente per questa passione comune per i libri e per i luoghi da scoprire”.
Cityteller è il progetto per cui siete stati selezionati dal Salone internazionale del libro. Quali sono le sue caratteristiche?
Cityteller è una “mappa letteraria geo-emozionale”. L’obiettivo che abbiamo è geo-localizzare i luoghi della letteratura e permettere così, a chi usa la mobile app o la piattaforma web, di conoscere le città di tutto il mondo attraverso i libri, e i libri attraverso il territorio.
Come funziona concretamente?
Faccio un esempio. Visito Torino e mi trovo in Corso Re Umberto; al numero 75 sulla mappa di Cityteller è posizionato un marker che segnala la casa di Primo Levi. Cliccando sul marker, leggo la citazione de La Tregua: “Giunsi a Torino il 19 di ottobre, dopo trentacinque giorni di viaggio: la casa era in piedi, tutti i familiari vivi, nessuno mi aspettava”. L’idea nasce dal concetto di storytelling, la capacità di creare, trasmettere emozioni attraverso il racconto. La costruzione della mappa interattiva è partecipativa: l’utente segnala i luoghi e può condividerli con la community.
L’utente, viaggiatore o lettore, ha la possibilità di effettuare in autonomia un tour turistico-letterario, utilizzando uno strumento digitale che raccoglie le peculiarità turistiche e culturali di un territorio, utilizzando una fonte autorevole come la letteratura e come strumento la tecnologia.
Perché puntare sull’editoria digitale? Che cosa vi ha convinto a farlo? Quale futuro sognate per il libro del futuro?
La lettura di un testo d’autore è stata sempre concepita come sequenziale e la situazione di lettura tipica vede protagonista il divano o il nostro letto con il vicino comodino che ospita la pila dei titoli che stiamo leggendo, o che vorremmo riuscire a finire. Con il digitale sta cambiando tutto: siamo abituati a fare zapping tra una serie di contenuti brevi e frammentati, disponibili online sempre e ovunque e facilmente condivisibili con la nostra rete di contatti.
Cityteller, utilizzando tecnologie digitali e piattaforme social, propone al lettore e al viaggiatore questo tipo di contenuti, rispondendo quindi alle loro nuove esigenze, ma guidandoli in un approfondimento. Ci proponiamo alle case editrici come strumento tecnologico per estrarre e rimodulare i contenuti secondo una logica di fruizione “qui ed ora”, georeferenziata ed emozionalmente connessa con l’utente.