L’indice Big Mac è uno strumento informale (nacque per scherzo ma trovò un crescente seguito) che consente di comparare il potere d’acquisto di una valuta. La misurazione assume come valida la teoria della parità dei poteri di acquisto (il tasso di cambio tra due valute dovrebbe tendere ad aggiustarsi in modo che un paniere di beni abbia lo stesso costo in entrambe le valute). Il “paniere” di riferimento usato nel Big Mac Index è il singolo panino Big Mac, così come viene venduto dalla catena di fast food della McDonald’s, disponibile con le stesse specifiche in diverse nazioni del mondo, permettendo una comparazione rilevante tra le valute di molte nazioni.
L’indice in questione è utile per gli analisti ma è un “termometro” in grado di mostrare le complesse realtà economiche di specifici paesi. Sul prezzo di vendita del panino influiscono elemento quali il costo della manodopera locale e l’acquisto di prodotti in loco.
Wafiq Rodzuan ha creato The Mac Index, sito che consente di confrontare i prezzi dei prodotti Apple (iPhone, iPad, Mac, Apple Watch, accessori vari) sulla falsariga di quanto permesso dal Big Mac Index. È possibile visualizzare i prezzi in euro, al netto di imposte, è vedere quanto i prezzi rispetto ad altre nazioni.
Un iPhone XS da 256GB costa 1137,00 euro in Giappone (dove l’equivalente della nostra IVA è all’8%), contro i 1195 dell’Italia (al 16° posto e con IVA al 22%). La nazione più cara dove comprare questo iPhone il Brasile dove il prezzo di listino è di 2034 euro.
Il sito è interessante per valutare potenziali acquisti in paesi che per lavoro o vacanza si visiteranno. Bisogna ad ogni modo fare attenzione: per lo sdoganamento di beni provenienti da paesi non aderenti all’Unione Europa bisogna considerare l’IVA sulle importazioni, importo dovuto al momento dell’introduzione dei beni sul territorio dallo Stato da chi presenta la dichiarazione doganale (acquirente o spedizioniere) e il pagamento deve essere eseguito al momento del passaggio del confine doganale. Insomma: comprare all’estero non è sempre conveniente come sembra. Da tenere in considerazione anche il Tax Free Shopping, la possibilità di ottenere il rimborso dell’Iva locale su prodotti acquistati durante il soggiorno all’estero, direttamente sul posto o una volta rientrati in Italia.