Michael Noonan, Ministro irlandese dell’economia e delle finanze, dice di aspettarsi non prima del prossimo anno il verdetto della Commissione Europea sul regime fiscale avvantaggiato per Apple in Irlanda. Secondo il governo irlandese i risultati sull’indagine avviata dall’UE sulle manovre di elusione fiscale basate su accordi che Cupertino avrebbe stipulato con l’Irlanda, non arriveranno prima di Natale.
L’Irlanda ha negato l’esistenza di un patto speciale che prevede una fortissima riduzione delle tasse, nel 2013 anche Tim Cook aveva negato l’esistenza di trattamenti di favore e più recentemente anche Luca Maestri, direttore finanziario della Mela, ha respinto le accuse spiegando al Financial Times che «Non c’è mai stato un accordo col governo irlandese che configuri un aiuto di Stato», un’interpretazione secondo alcuni restrittiva e letterale degli aiuti di Stato.
Margrethe Vestager, il commissario alla concorrenza dell’UE, ha richiesto nel frattempo nuove informazioni al governo irlandese. Il Ministro Noonan ha spiegato che saranno necessari almeno 15 giorni prima di mettere insieme le informazioni di rilievo, portando il procedimento vicino al periodo natalizio, e ad annunci specifici non prima di gennaio del prossimo anno.
Da più parti si ipotizza una maximulta di miliardi di euro; l’accusa è di avere usufruito di aiuti di Stato, regimi agevolati del tutto simili a quelli di paradisi fiscali offshore con prelievi sugli utili quasi inesistenti (un’aliquota del 2%), una distorsione della concorrenza nei confronti delle aziende che operano in mercati di altre nazioni europee. Ricordiamo che nel mirino dell’Unione Europea non c’è solo Apple: sono in corso indagini su numerosi altri società multinazionali e gruppi, inclusa Fiat Finance and Trade, Amazon e la catena Starbucks.
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