Come atteso negli scorsi giorni, è arrivato l’annuncio della Commissione europea indirizzato a Cupertino sulla indagine avviata per i reclami di Spotify del 2019: secondo l’antitrust UE Apple viola le regole antitrust nel mercato delle app per la musica in streaming. Non è stata comminata una multa perché si tratta di contestazioni formali: Apple è accusata di abuso di posizione dominante sia per il meccanismo di acquisto in-app obbligatorio, sia per le restrizioni che Apple detta agli sviluppatori di app, impendendo di comunicare agli utenti possibilità di acquisto alternative.
La notizia delle contestazioni formali dell’antitrust è stata pubblicata anche su Twitter da Margrethe Vestager, Commissario europea per l’agenda digitale «La nostra conclusione preliminare: Apple viola il diritto della concorrenza UE; Apple Music compete con altri servizi di streaming musicale. Ma Apple addebita commissioni elevate ai concorrenti nell’App Store e vieta loro di informare sulle opzioni di abbonamento alternative. I consumatori stanno perdendo».
Our preliminary conclusion: @Apple is in breach of EU competition law. @AppleMusic compete with other music streaming services. But @Apple charges high commission fees on rivals in the App store & forbids them to inform of alternative subscription options. Consumers losing out.
— Margrethe Vestager (@vestager) April 30, 2021
Nella comunicazione ufficiale Vestager rileva l’importanza dei negozi digitali di app e di App Store come una scelta obbligata per gli utenti iPhone e iPad, molto fedeli al marchio, come riporta Il sole 24 Ore «Gli app store giocano un ruolo centrale nell’economia digitale. Ora possiamo fare acquisti, accedere a notizie, musica o film tramite app anziché visitare siti Web. La nostra valutazione preliminare è che Apple è un gatekeeper per gli utenti di iPhone e iPad tramite l’App Store. Con Apple Music, Apple compete anche con i fornitori di streaming musicale. Impostando regole severe sull’App Store che svantaggiano i servizi di streaming musicale concorrenti, Apple priva gli utenti di scelte più economiche e distorce la concorrenza».
Due le preoccupazioni dell’antitrust della Commissione europea nei confronti di Apple, contestazioni che arrivano a seguito dei reclami presentati da Spotyify nel 2019 per la concorrenza nella musica, commissioni e regole di App Store. Primo l’uso obbligatorio del suo sistema di acquisto in-app per la distribuzione di contenuti e servizi a pagamento. La commissione che Apple trattiene del 30% o del 15% viene per lo più girata dagli sviluppatori agli utenti, aumentando i prezzi. La seconda è la regola di Apple che impone agli sviluppatori di non informare gli utenti sulle possibilità alternative di acquisto.
Con la contestazione formale Apple può consultare i documenti dell’indagine, rispondere per iscritto e richiedere una audizione per prensentare le sue osservazioni. Per tutti gli articoli di macitynet che parlano di Apple Music e Spotify si parte dai rispettivi collegamenti.