Se un atleta userà un iPhone o un iPad mentre sfila alla cerimonia inaugurale di Sochi, non riceverà alcuna penalità. Questa la posizione ufficiale del Comitato Olimpico a margine delle voci diffuse durante la giornata di ieri, in base alle quali Samsung avrebbe chiesto l’applicazione della cosiddetta regola 40, un comma che proibisce a chi partecipa ad una competizione di dare pubblicità a prodotti concorrenti di aziende che concorrono con gli sponsor ufficiali.
«Le voci – si legge in una nota riportata dal sito americano MacRumors – non sono vere. Gli atleti possono usare i dispositivi che preferiscono durante la cerimonia di apertura». Secondo quel che si apprende è vero che Samsung ha distribuito, come riferito ieri, dei Note 3 con la speranza che possano essere usati durante le competizioni per fare foto, «ma essi contengono anche informazioni logistiche e sulle competizioni».
Insomma, in termini pratici, nessuno rischierà di essere squalificato se userà un dispositivo Apple per fare delle fotografie, a patto che questo non si configuri come una sponsorizzazione vera e propria visto che questo tipo di supporto economico è comunque regolato da norme ben precise (tra cui la richiesta che il simbolo non copra più del 10% del dispositivo o dell’abbigliamento) . Questo significa che Samsung non ha chiesto di coprire il logo della Mela? Non è detto che non l’abbia fatto, ma non trattandosi di una richiesta del Comitato Olimpico Internazionale, se questo non dovesse accadere non ci saranno nè sanzioni nè, tantomeno, una squalifica.