Ci siamo: lunedì 22 giugno si darà il via alle danze con l’avvio dell’edizione 2020 della Worldwide Developers Conference. Tra le novità, chiaro, ci sarà anche macOS 10.16 e la domanda è ormai di rito: come si chiamerà? Si perché Apple tradizionalmente associa un nome a ciascuna delle nuove versioni del proprio sistema operativo e salvo cambi di rotta, anche il nuovo macOS ne avrà uno tutto suo.
Tutto in effetti nasce nel 2001, il 24 marzo per la precisione, quando Apple presenta Mac OS X 10.0 Cheetah, ghepardo in inglese, considerato da Steve Jobs un’ottima beta ma non un vero sistema operativo. Nel settembre dello stesso anno arriva la versione Mac OS X 10.1, che Apple chiama Puma. L’anno successivo è il turno di Mac OS X 10.2, il cosìddetto Mac OS X Jaguar (giaguaro) mentre il 24 ottobre 2003 è il turno di un altro felino, la pantera, con Mac OS X 10.3 Panther.
Bisogna aspettare due anni per la tigre, Mac OS X 10.4 Tiger, mentre Mac OS X 10.5 Leopard viene addirittura presentato nel 2006 e commercializzato a partire dal 26 ottobre dell’anno successivo. A questo punto si comincia a riproporre il nome dello stesso felino, accompagnato dalla sua “specializzazione”. Ecco che il 2008 è l’anno di Mac OS X 10.6 Snow Leopard, poi Mac OS X 10.7 Lion due anni dopo e nel 2012 il suo potenziamento, OS X 10.8 Mountain Lion, che perde il suffisso “Mac”.
Nonostante nel mondo ci sarebbero ancora tanti altri felidi ai quali fare riferimento per i nomi dei sistemi operativi, a questo punto Apple cambia completamente stile e ad OS X 10.9, presentato il 10 giugno 2013, ci accoppia Mavericks, una località al largo della costa nord della California famosa per le sue onde da surf. Da qui per altro i rilasci delle nuove release cominciano a rispettare una certa cadenza annuale. Nel 2014 viene presentato OS X 10.10 Yosemite, il noto parco della California, OS X 10.11 invece è El Capitan, l’imponente montagna che si trova nel parco nazionale statunitense poc’anzi citato, e così si riprende in un certo senso l’idea di accoppiare i sistemi operativi due a due.
Arriviamo alla WWDC 2016 che cambia tutto un’altra volta: “OS X” diventa “macOS”, scelta che uniforma i nomi dei vari sistemi operativi (c’è iOS per iPhone e iPad (iPadOS arriverà solo nel 2019), watchOS per Apple Watch). Il primo a usare la nuova nomenclatura è macOS 10.12 Sierra, il potenziamento arriva l’anno successivo: macOS 10.13 High Sierra. Ecco che siamo quasi ai nostri giorni: nel 2018 viene scelto il deserto californiano del Mojave per macOS 10.14 mentre, lo sapete già, l’attuale versione di macOS 10.15 è stata intitolata in onore dell’isola di Santa Catalina che si trova nel sud della California.
La WWDC 2020 come detto inizia lunedì 22 giugno e per chi si trova alle nostre latitudini dovrà attendere il tardo pomeriggio per scoprire il nome che Apple avrà deciso di assegnare a macOS 10.16. Ma già oggi possiamo comunque farcene un’idea più o meno precisa: basta dare uno sguardo ai marchi registrati dall’azienda. Fu così infatti che si riuscì a predire con precisione il nome Mojave, registrato insieme a Sequoia, Ventura e Sonoma. Quest’anno il quartetto di nomi è composto da Mammoth, Monterey, Rincon e Skyline, elenco che in realtà fu registrato a pochi giorni dalla WWDC 2019. Come detto Apple utilizzò Catalina per il macOS di quell’anno, ma i marchi restano validi 36 mesi dalla registrazione quindi non è escluso che l’azienda possa decidere di pescarne uno da utilizzare proprio quest’anno.
Ora, di questi quattro, Rincon non è più attivo perché è scaduto a settembre. Quindi andiamo ad analizzare gli altri tre. Mammoth potrebbe essere correlato ai Mammoth Lakes o alla Mammoth Mountain, parte del complesso montuoso della Sierra Nevada, popolare per lo sci e le escursioni. Scade a marzo 2022, quindi c’è tutto il tempo. Oppure Monterey, celebre città sulla costa del Pacifico: questo marchio fu registrato nel dicembre del 2013 e la scadenza è stata prolungata diverse volte. Scade a giugno dell’anno prossimo. L’ultimo del trio papabile è Skyline e probabilmente si riferisce al suggestivo Skyline Boulevard che segue in gran parte la cresta delle montagne di Santa Cruz nella zona sud di San Francisco: per sceglierlo c’è tempo fino a marzo 2021, a meno di un’ulteriore estensione della scadenza.
Insomma, tutti e tre i nomi hanno un loro significato e almeno uno potrebbe essere accostato a macOS 10.16 in arrivo. Oppure no. Come detto, lo scorso anno Apple scelse Catalina, che non figurava nell’elenco dei marchi registrati a disposizione dell’azienda. Per di più se si torna all’idea di “collegare” le versioni di macOS due a due, quest’anno ci starebbe bene anche un macOS Channel Islands, il gruppo di isole di cui fa parte Catalina, oppure macOS Avalon, a indicare l’unica città presente nell’isola di Catalina.
Però aspettate: è stato anticipato che quest’anno Apple potrebbe annunciare il passaggio ai chip basati su ARM. Dopo i felini e i nomi a tema California, potrebbe essere l’occasione per cambiare di nuovo completamente genere. Tutti gli articoli di macitynet che parlano di iPhone, iPad e Mac sono disponibili ai rispettivi collegamenti. Tutto quello che c’è da sapere sulla conferenza Apple WWDC20 è riassunto in questo articolo.