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Come trasformare le web-app in applicazioni native per Mac

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Con Sonoma si possono creare le web-app, è vero, ma chi non può o non vuole installare l’ultima versione di macOS, beh può crearle ugualmente: gli basta scaricare Fluid, una piccola utility sul mercato da più di dieci anni e che rispetto al passato è completamente gratuita, per tutti.

Le web-app sono valide alternative alle app native specie sui computer più lenti o dove c’è poco spazio disponibile, ma in alcuni casi sono una scelta praticamente obbligata.

Prendiamo come esempio Gmail: il servizio esiste da più di vent’anni, eppure non esiste ancora l’app nativa per Mac. Ci sono tante alternative di terze parti, come la recente Mimestream che però si paga e anche parecchio (circa 50 € l’anno).

Come trasformare le web-app in applicazioni native per Mac

Di conseguenza per molti l’accesso via browser a questo servizio rimane ancora la soluzione migliore per poter accedere a tutte le funzioni progettate da Google (pensiamo ad esempio al sistema di etichettatura automatica di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa).

Così, sganciarle dal browser per usarle come se fossero appunto delle app a sé stanti può essere una scelta intelligente soprattutto in ottica della produttività, sia per quanto riguarda la gestione della finestra, sia per l’appunto perché resta attiva a prescindere dal fatto che il browser sia aperto oppure no.

Inoltre sganciandosi completamente dal browser interagisce molto bene con Browserosaurus, l’app di cui pure vi abbiamo parlato qualche tempo fa e che permette di decidere di volta in volta su quale browser aprire un determinato link.

Sempre nell’esempio di Gmail avviato su un normale browser, tutti i link ricevuti per email vengono aperti come nuova scheda in quello stesso browser: usando invece il servizio attraverso la web-app creata da Fluid è possibile approfittare delle funzioni di Browserosaurus.

Come trasformare le web-app in applicazioni native per Mac

Come funziona Fluid

Creare l’app è semplicissimo: dopo aver installato Fluid (occupa poco più di 6 MB) è sufficiente avviare l’app e:

  • compilare il campo URL con l’indirizzo completo della web-app che si vuole trasformare in applicazione per Mac;
  • compilare il campo Name per assegnare un nome all’app
  • scegliere la destinazione dal campo Location;
  • decidere attraverso il pannello Icon se usare come icona la Favicon del sito oppure, selezionando l’opzione Other, caricare una immagine noi stessi.

Come trasformare le web-app in applicazioni native per Mac

Cliccando sul pulsante Create in pochi secondi verrà creata l’app, e a quel punto sarà possibile chiudere Fluid perché non ne avremo più bisogno.

Abbiamo provato creando anche le app per Facebook e Google Drive constatando che tutte le web-app, a prescindere dal servizio, occupano intorno ai 5 MB, molto poco se paragonati alla comodità di poterne creare quante ne vogliamo senza alcun limite.

Come trasformare le web-app in applicazioni native per Mac

Dove scaricare

Mentre infatti le prime versioni di Fluid erano a pagamento, adesso è completamente gratuita, anche se rimane comunque la possibilità di pagarla 5 $, anche dopo averla provata come si deve, se si ritiene che lo sviluppatore meriti di essere pagato per aver creato questa applicazione.

Trovate il link per scaricarla direttamente sul sito ufficiale. La versione attualmente disponibile è la 2.1, l’abbiamo provata su Mojave 10.14 (ma funziona a partire da Sierra 10.12) e funziona benissimo.

Come trasformare le web-app in applicazioni native per Mac

Altre guide…

Lo sapevate che su Macitynet trovate centinaia di altri tutorial su iPhone, iPad, ma anche su Mac e Apple Watch? Vi basta cliccare sul nome del dispositivo che vi interessa per sfogliarli tutti selezionando poi quelli che desiderate leggere. Tutti i tutorial per iOS 17 sono nella sezione dedicata al sistema operativo e ai suoi aggiornamenti.

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