Gli auricolari sono in commercio da decenni, ma da quando si è riusciti ad offrire una buona autonomia eliminando completamente qualsiasi cavo, la maggiore praticità d’uso e la migliore tascabilità li ha resi praticamente onnipresenti.
Ormai chiunque abbia uno smartphone ne possiede un paio, che siano gli AirPods, i Galaxy Buds di Samsung o i più economici di Xiaomi e dintorni. E usarli spesso vuol dire anche esporli ad una più rapida usura, per non parlare dello sporco, che si accumula con facilità.
Il problema della pulizia è diventato sempre più urgente non solo perché tantissime persone usano gli auricolari e lo fanno sempre più spesso e a più a lungo, ma per la loro forma e modalità di funzionamento.
Gli auricolari di oggi, più sporchi di quelli di un tempo
Se un tempo gli auricolari si appoggiavano alla parte esterna dell’orecchio, ora in larga parte sono intra-auricolari. In pratica si inseriscono nel condotto uditivo.
Si tratta di un modello costruttivo che nasce per due ragioni: per dare agli auricolari una maggiore stabilità quando ci si muove (esigenza tipica di chi li utilizza per fare sport) sia perché in questo modo si migliora la resa musicale, riducendo la dispersione del suono e riducendo l’intrusione del suono dall’esterno, due fattori fondamentali quando si pensa che la stragrande maggioranza degli auricolari hanno sistemi attivi per la riduzione del rumore che devono andare di pari passo con quelli passivi (il sigillo del cavo auricolare, appunto).
Auricolari che si infilano nel cavo uditivo inevitabilmente si sporcano di più per la presenza all’interno dello stesso cavo uditivo di cerume. Questo problema si amplifica per la presenza di umidità da sudore: l’azione combinata di acqua e cerume contribuisce a rendere più sporchi gli auricolaro.
Fortunatamente al nostro servizio ci sono spesso gommini che si possono togliere e mettere sotto l’acqua. Gli Airpods Pro hanno anche gommini con una retina che impedisce che il cerume raggiunga i punti nevralgici dell’auricolare, ma questo non basta.
Lo sporco si diffonde infatti dai gommini alle custodie e qui pulirlo può essere un problema anche peggiore. In alcuni casi infatti le nicchie sono profonde, contorte e spesso realizzate in materiali antiscivolo oppure studiati per impedire all’acqua di penetrare all’interno delle custodie di ricarica che rappresentano un magnete per lo sporco.
Come pulire gli auricolari?
Ed è proprio di quest’ultimo che vogliamo parlare rispondendo con questo articolo alla fatidica domanda: come li pulisco? Come si sarà capito è infatti ineluttabile che vi si depositi cerume, grasso e polvere. E tenerli puliti non li rende solo più igienici, ma ne allunga la vita e permette di mantenere la migliore resa audio che sono in grado di offrire.
Il nostro consiglio è procedere per gradi.
Iniziare dall’esterno
Poi si deve procedere per gradi: meglio cominciare dall’esterno, utilizzando un panno per pulire la custodia e gli auricolari stessi.
Ovviamente escluso mettere custodia e auricolari direttamente sotto il flusso d’acqua. Anche se si tratta spesso di auricolari che hanno certificazioni che li dichiarano come resistenti alla pioggia, nella stragrande maggioranza dei casi non sono resistenti ad un getto come quello del rubinetto.
È tollerabile un panno in microfibra leggermente inumidito o, meglio ancora un detergente specifico per l’elettronica come quello si può avere acquistando un kit come quelli che vedete qui sotto.
Nel caso degli AirPods, per pulire le parti esterne Apple consiglia anche “salviette con alcol isopropilico al 70%, salviette con alcol etilico al 75% oppure comuni salviette disinfettanti”, mentre – dice – è meglio evitare salviettine umidificate sulle griglie in metallo che proteggono i driver. Per le sue cuffie Samsung invece consiglia più genericamente cotton fioc e panni morbidi e asciutti, come ad esempio la pezzuola degli occhiali.
Passare agli auricolari
Passando poi agli auricolari è importante verificare se ci sono consigli da parte del produttore. Qui ci sono, ad esempio, i consigli di Apple, qui quelli di Sony, qui quelli di Jabra (i consigli si riferiscono agli Elite 10 ma ce ne sono anche per altri modelli), qui quelli di Bose, qui quelli di Samsung.
Dal punto di vista strutturale tutti gli auricolari sono diversi uno dall’altro. Ad esempio gli Airpods in alcuni casi hanno i gommini che è bene, anzi indispensabile, togliere per pulirli (qui sotto il filmato che spiega come fare).
Rimuovere i gommini è comunque un passaggio obbligato perché gli auricolari che li montano risultano così più facili da pulire, e i cuscinetti stessi essendo spesso costruiti soltanto in silicone possono essere tranquillamente lavati sotto l’acqua corrente senza correre il rischio di danneggiare gli auricolari.
Possiamo poi usare batuffoli di cotone e stuzzicadenti ma meglio ancora è ricorrere a set come quelli già presentati dalla nostra redazione (in questo articolo per gli auricolari, in quest’altro con accessori aggiuntivi utili anche per le tastiere dei computer).
Strumenti dedicati
Questi accessori generalmente contengono
- Una spugnetta
- Una punta metallica
- Una spazzola morbida
- Una spazzola dura
La spugnetta serve per entrare in profondità nella custodia, la punta metallica per eliminare residui di cerume o polvere induriti che si sono depositati sui bordi degli auricolari, le due spazzole per eliminare la polvere se si trova su cerniere e zone meno problematiche.
Sottolineiamo in particolare l’importanza della pulizia delle cavità, come nel caso della custodia degli AirPods. Si tratta spesso di incavi piuttosto profondi e vi si può accumulare facilmente la polvere o magare la lanugine di borse e vestiti, E siccome sul fondo ci sono i contatti metallici che consentono la ricarica delle batterie, è consigliabile mantenere pulita quest’area in modo da non impedirne il corretto funzionamento.
Questi set sono in vendita in grande quantità (anche se le differenze tra uno e l’altro sono poche) su Amazon.
Scegliere tra uno e l’altro è questione di prezzo di disponibilità. Noi ci limitiamo a sottolineare che il più venduto dei kit è quello di Hagibis e che sono disponibili anche accessori più complessi e ricchi di strumenti, che servono sia per pulire gli auricolari che il computer.