Riconoscere le minacce informatiche e neutralizzarle, tutelando così i più piccoli quando utilizzano il web: è quanto venuto fuori durante l’European Cybersecurity Month (ECSM), evento fortemente voluto dall’Unione Europea per promuovere la cultura della sicurezza informatica.
In un mondo iperconnesso e sempre più orientato al digitale, internet come dicevamo è entrato a far parte della vita dei più giovani, rappresentando una risorsa importante di materiale educativo e ludico. Non bisogna tuttavia dimenticare che i cybercriminali sono al corrente dell’utilizzo del web da parte dei minori e spesso ne fanno un target per i propri scopi.
Molti aspetti della vita dei minori, come ad esempio l’apprendimento scolastico e la comunicazione con i loro amici e le persone della famiglia, dipendono da dispositivi che sono connessi a internet, come computer e smartphone. Questi costituiscono sicuramente un’opportunità ma al tempo stesso espongono i ragazzi al rischio di diventare bersaglio per i cybercriminali, così come gli adulti.
Avendo bene in mente quanto può accadere, è importante che i genitori facciano in modo di educare i propri figli alla comprensione del concetto di identità digitale e delle corrette modalità di utilizzo dei dispositivi e delle applicazioni.
Quando si parla di sicurezza informatica con i più giovani è bene iniziare spiegando l’importanza di mantenere private le informazioni perché così facendo si rafforza la propria sicurezza online e i dati personali rimangono al sicuro.
Molte attività online richiedono l’inserimento di dati sensibili (personally identifiable information – PII) come ad esempio il nome e la data di nascita: è bene sapere dove e con quale modalità si possono pubblicare questo tipo di informazioni (per i più grandi, il concetto abbraccia anche i pagamenti online).
Altro aspetto fondamentale emerso durante l’evento, che si tiene ogni anno a ottobre, riguarda il fatto che non è sempre possibile avere visibilità sulle attività online dei più giovani: tuttavia, per proteggerli dai pericoli, può essere utile stabilire una serie di regole da rispettare.
I genitori possono ad esempio stilare una lista di siti web e app che i loro figli possono utilizzare, in questo modo garantiranno la loro sicurezza quando navigano. Lo stesso principio può essere applicato ai social media, per i quali si può creare un elenco di informazioni che possono essere condivise (o meno), così come una lista di persone con le quali è possibile entrare in contatto, oltre ad utilizzare gli appositi strumenti per limitare e proteggere la navigazione.
Ad ogni modo insegnare ai propri figli ad utilizzare i dispositivi e dare delle regole è un buon punto di partenza ma spesso non basta. Per i genitori è importante anche conoscere e imparare a utilizzare tutte le funzioni per la sicurezza informatica disponibili sia per la navigazione web che per i dispositivi, così come applicare diversi livelli di protezione in modo da rendere difficile per i cybercriminali violarne i profili.
Come molti sanno, i dispositivi personali e gli account online sono diventati target primari per i crybercriminali che vogliono appropriarsi di informazioni riservate. Per questo motivo è estremamente importante che i genitori si accertino che i propri dispositivi e quelli dei propri figli siano sicuri.
Per quanto riguarda la sicurezza online, essa inizia dall’utilizzo di una password forte. Le migliori pratiche da seguire sono semplici e includono la creazione di una nuova password per ciascun account, evitando l’utilizzo di parole e combinazioni numeriche comuni.
Secondo Fortinet, abilitare l’autenticazione a più fattori costituisce il passo successivo per rafforzare la sicurezza di un account (solitamente essa consiste nell’aggiunta di un ulteriore step al processo di login, con lo scopo di verificare l’identità della persona che sta tentando di eseguire l’accesso).
Tecnicamente, l’utente riceve un codice univoco via mail oppure via sms a un numero di telefono indicato in fase di registrazione e prima del login. L’autenticazione a più fattori è fortemente raccomandata per gli account che consentono l’accesso a servizi finanziari, per cui è importante assicurarsi che sia attivata sugli account dei ragazzi che li utilizzano.