Con la temperatura africana che ci sta martellando oramai da settimane la risposta è diventata un uso intelligente del condizionatore d’aria. Perché l’impatto di temperature molto basse o di utilizzi eccessivi del condizionatore hanno ricadute non solo ambientali ma anche sulla bolletta.
Non tutti gli apparecchi però sono uguali: i modelli con motori e compressori più recenti (delle ultime due-tre generazioni) hanno però caratteristiche che consentono un utilizzo intelligente e modulato. LG tra le aziende produttrici di questo tipo di apparecchi ha presentato un piccolo vademecum che si applica anche ad altri marchi.
Le emissioni di carbonio e i consumi elettrici possono, infatti, essere ridotti grazie ad alcune ‘buone abitudini’ da adottare nella vita di tutti i giorni e le sofisticate tecnologie dei climatizzatori residenziali di LG e di altri marchi possono supportare i consumatori a impegnarsi per vivere in modo più sostenibile.
Evitare la temperatura minima
Impostare la temperatura minima quando si accende il condizionatore per un raffreddamento rapido è una abitudine sbagliatissima. È più indicato selezionare la temperatura consigliata (25-26°C) con velocità della ventola “Alta” e una volta raggiunta la temperatura desiderata, la velocità della ventola può essere impostata come “Bassa”. Questo permette di ridurre le bollette, ottenendo il raffrescamento desiderato.
Ad esempio, con il compressore LG DUAL Inverter ci sono anche importanti risparmi elettrici: è possibile risparmiare fino al 70% e raffrescare il 30% più velocemente. Non bisogna, infatti, dimenticare che anche un grado può fare la differenza: aumentare la temperatura di 1 grado in estate e abbassarla allo stesso modo in inverno, oltre a ridurre il consumo di elettricità, permette una compensazione annuale delle emissioni di anidride carbonica pari a 13 alberi piantati con 8 Kg di CO2 assorbita da ogni pianta.
Accendere il climatizzatore prima di essere a casa
Nelle smart home di oggi è possibile controllare da remoto i propri elettrodomestici e impostare la temperatura del condizionatore, trovando così un ambiente confortevole al proprio rientro. Una volta a casa, è importante mettere al minimo la velocità della ventola.
Molti condizionatori possono essere controllati da remoto grazie alle app o a programmi più sofisticato di domotica, cosa che consente di gestire in modo semplice e intuitivo tutte le principali funzionalità, personalizzare le impostazioni principali, monitorare la qualità dell’aria indoor oltre che temporizzare la manutenzione dei filtri, impostare programmi settimanali e, quando presente, utilizzare le funzionalità di diagnosi da remoto per l’invio di notifiche di funzionamento e il supporto per una vasta gamma di problemi tecnici.
Non spegnere e riaccendere il condizionatore
I motori moderni permettono di avere un approccio diverso da quello di “accendi quando fa caldo, spegni quando si è rinfrescato”. Dopo aver raggiunto la temperatura impostata, il compressore inverter mantiene, infatti, una temperatura costante, utilizzando un livello minimo di energia ed è consigliabile disattivarlo solo quando non viene utilizzato per lunghi periodi.
Le modalità del condizionatore sono importanti
Scegliere la giusta modalità è sicuramente importante. I nomi cambiano ma in sostanza sono queste quelle a disposizione. Cominciamo con la notte: è sempre meglio utilizzare la modalità Sleep o il Controllo Attivo della Capacità, che permette di ridurre il consumo energetico quando cambiano le condizioni ambientali o ci sono meno persone in casa.
Quando bisogna pulire i filtri?
Non basta pulire i filtri del climatizzatore solo prima dell’accensione. Durante periodi di utilizzo prolungato, pulire i filtri del proprio climatizzatore ogni due settimane permette di ridurre il consumo energetico, ottenere aria più pulita e migliorare le prestazioni del filtro stesso. Alcuni condizionatori sono dotati di un pre-filtro facilmente rimovibile e della funzione di pulizia automatica; inoltre, in altri modelli è presente una tecnologia basata su luce LED ultravioletta con lunghezza d’onda UV-C, che contribuisce ad eliminare buona parte dei batteri che potrebbero annidarsi sul ventilatore dell’unità interna in modo che non vengano immessi nell’aria, garantendo così un ambiente più salubre.