Tra le novità di iPhone 11 Pro e Pro Max , troviamo l’alimentatore da 18W di serie nella confezione. Questo accessorio USB.C, rispetto a quello da 5W (USB-A) di iPhone 11 consente di ricaricare velocemente il dispositivo: fino al 50% della carica in circa 30 minuti.
Ma come si comporta la carica nel tempo con alimentatori di Apple e di altri marchi?
Il sito ChargerLAB ha testato sia l’alimentatore di Apple, sia altri di terze parti in abbinamento al”iPhone 11 Pro Max. L’accessorio di serie funziona come previsto: è stata misurata una potenza di 17,78 W (tensione di 8,99 Volt e intensità di 1,97 Ampere).
Come si vede nel grafico che riportiamo, la ricarica parte da 5 V / 2,4 A, quindi passa rapidamente a 9 V / 2 A per circa mezz’ora. L’intensità diminuisce gradualmente fino a quando la batteria raggiunge il 75%, poi la tensione scende a 5 V mentre l’intensità torna a 2 A. Altri due caricabatteria da 18 W testati da ChargerLAB – l’Anker PowerPort III Nano A2616 e lo ZMI 18 W HA711 PD – mostrano risultati molto simili.
Il caricabatteria meno “stressante” per l’iPhone è l’alimentatore USB‑C da 30W di Apple (quello venduto 55,00 euro sullo store online e a circa 45 Euro su Amazon), compatibile con tutti i dispositivi USB‑C e utilizzabili anche con alcuni modelli di iPhone e iPad Pro, e con iPhone 8 o modelli successivi.
Il più economico, piccolo e altrettanto potente caricabatteria per l’iPhone Pro è l’Anker 30 W A2615 (8,97 V, 2,52 A, 22,66 W). Sono stati testati anche caricabatteria USB PD da 40W a 100W ma l’iPhone integra una circuiteria che limita volutamente l’alimentazione a non più di 23W, fornendo il corretto quantitativo di alimentazione per ricaricare il dispositivo nel più breve tempo possibile. Ciò assicura una ricarica rapida, senza un’eccessiva erogazione di alimentazione, che potrebbe danneggiare il circuito.
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