14 milioni di pixel in più, 16mila volte più veloce nella grafica. Sono questi due dei numeri che Apple sciorina oggi in un mini-sito dedicato a celebrare il lancio dei nuovi iMac, usando come termine di raffronto l’iMac originale.
Nella pagina Internet, prevalentemente grafica, si mette da un lato il famoso, per chi allora ebbe la fortuna (o la sfortuna visto che sono trascorsi più di 17 anni) di essere un amante di Apple in quegli anni, famosissimo iMac a bolla di colore “bondi blue” e dall’altro il nuovo iMac annunciato oggi. «Nel 1998 – scrive Apple – iMac ha reinventato il computer per l’era di Internet, era divertente e semplice da usare ma nello stesso tempo potente e ricco di tecnlogie avanzate. E appena il mondo si è evoluto seguendo strade che nessuno avrebbe potuto immaginare, così è stato per l’iMac. La prova? L’ultimo iMac, con il suo incredibilmente sottile guscio e il brillante display, che insieme creano la più immersiva esperienza nell’ambito desktop. Vediamo come l’iMac di oggi si confronta con l’originale».
Questo proposito viene attuato sciorinando i numeri: l’iMac di oggi ha 16mila volte la potenza di calcolo grafica dell’originale, 14 milioni di pixel in più sullo schermo, 366 volte la potenza nel processore, 1000 volte la capacità di RAM e 750 volte spazio dentro l’hard disk. Poi più sotto troviamo un numero semplice, il più semplice dei numeri: “1”, una cifra che, come si legge nello slogan simbolizza un pareggio nell'”incrollabile dedizione nel forgiare il computer desktop al massimo delle sue potenzalità”.