L’impianto stereo di Steve Jobs posseduto oltre 32 anni fa è ancora un sistema notevole per gli standard odierni, in grado di suscitare un po’ di invidia e di far accaponare la pelle agli audiofili di ogni epoca. Steve Jobs amava la musica, una frase pronunciata in più occasioni dallo scomparso co-fondatore di Apple, riportata più volte anche nei comunicati stampa rilasciati dalla multinazionale di Cupertino.Non si trattava di una frase ad effetto ma dell’ammissione di una passione vera, che ha accompagnato Jobs fin dagli anni dell’adolescenza per la sua vita intera. Non sorprende così scoprire che nella casa del giovane Jobs era installato un sistema stereo di qualità top.
Tutti gli elementi dello stereo di Steve Jobs sono stati riconosciuti e catalogati a partire dalla celebre fotografia scattata da Diane Walker, quella in cui Jobs è seduto nella posizione del loto al centro di una stanza praticamente vuota della sua super villa a Woodside, California. Nell’immagine che riportiamo in calce in questo articolo Jobs è illuminato da una costosa lampada Tiffany, mentre l’impianto stereo e alcuni degli album degli artisti preferiti di Jobs sono in bella mostra sullo sfondo.
Grazie a una serie di ingrandimenti ogni elemento dello stereo di Steve Jobs è stato riconosciuto, un’operazione riportata da Wired che offre l’elenco della spesa completo per chi volesse ricostruire a casa questo pezzo di modernariato. Ecco l’elenco della spesa: un piatto MK1 GyroDec, un sintonizzatore digitale Denon TU-750s, l’amplificatore STASIS-1 da 200 Watt per canale, il preamplificatore FET-One infine tre grandi casse Acoustat Monitor. E’ stato calcolato che sul mercato dell’usato negli USA questo sistema costa ancora oggi 8.200 dollari, poco meno di 6.000 euro. Per gli appassionati di musica e anche di Apple ecco invece l’elenco degli album in vinile visibili alle spalle di Jobs: Bach Brandenberg Concertos, Ella Fitzgerald: The Cole Porter Songbook e Aja di Steely Dan.
