Photo Stream è una delle funzioni più apprezzate di iOS 5: grazie ad iCloud quando scattiamo una foto con un dispositivo iOS o la importiamo nel computer da una fotocamera digitale, è possibile inviare automaticamente una copia tramite rete (Wi-Fi o Ethernet) all’app Immagini sui dispositivi iOS, a iPhoto o Aperture sul Mac, alla cartella Immagini sui PC con Windows e ritrovarla anche nell’album Streaming foto sulla Apple TV. In qualunque momento avremo sempre a portata di mano le nostre foto, indipendentemente dal dispositivo che stiamo utilizzando.
Un tutorial sul sito TUAW, indica come abilitare il funzionamento dello streaming foto con Aperture: è necessario aggiornare prima di tutto il programma alla versione 3.2.x, oltre ad avere OS X almeno nella versione 10.7.2 o superiore, iOS 5.x sui dispositivi con iOS e un account iCloud. Da Aperture bisogna portarsi nelle Preferenze dell’applicazione e abilitare nella sezione “Photo Stream” le voci “Enable Photo Stream”, “Automatic Import” e “Automatic upload”. Abilitate queste opzioni la voce Photo Stream compare nel menu dell’applicazione e sarà possibile visualizzare le foto sui dispositivi iOS. Le foto presenti su questi ultimi dispositivi potranno essere visualizzate solo in anteprima: non sarà possibile modificarle fino a quanto non è terminata l’importazione nella libreria. Facendo click su “Import Photo”, le immagini presenti nel rullino sono importate nell’archivio del programma e sarà possibile eseguire modifiche quando i dispositivi iOS sono collegati alla stessa rete WiFi (Streaming foto non consente l’invio di foto tramite connessioni cellulari). Sfruttando la connessione wireless è anche possibile creare un collegamento con un secondo dispositivo iOS e accedere all’album immagini di quest’ultimo.
Attivando l’importazione automatica (l’opzione “Automatic import” vista prima), Aperture caricherà sempre tutte le immagini del rullino nella libreria del computer creando un progetto per ogni mese o ogni 1000 immagini, consentendo di recuperare le foto anche se cancellate per errore. Notare che le foto importate dall’iPhone e modificate sul dispositivo sono conservate con le modifiche: è in qualunque momento è possibile tornare alle foto originali (le funzioni di modifica e regolazione dunque non compromettono le immagini).
Per default, l’accesso a Photo Stream da Aperture attiva l’upload automatico. Deselezionando l’opzione “Automatic upload” sarà possibile caricare manualmente le foto scegliendo quelle di nostro interesse. È bene prestare attenzione prima di avviare il trasferimento di grandi quantità di file: tutte le immagini presenti nello streaming foto vengono scaricate sui dispositivi iOS collegati; non c’è modo di eliminare gli scatti dallo stream se non con il reset completo.
Le foto caricate su Photo Stream vengono archiviate in iCloud per 30 giorni, offrendo tutto il tempo per collegare i dispositivi e scaricarle. I dispositivi iOS conservano una raccolta progressiva delle tue 1.000 foto nell’album di Photo Stream. È possibile sfogliare le foto recenti o spostare quelle di nostro gradimento in un altro album, per tenerle sempre sul dispositivo. Poiché, rispetto ai dispositivi iOS, Mac e PC hanno più spazio di archiviazione, essi scaricano automaticamente e conservano di default tutte le foto di Streaming foto.
TUAW nota come l’occupazione dei file potrebbe in alcuni casi causare problemi: ipotizzando di scattare 400 foto da 1,5 MB l’una, si andranno a occupare 600 MB di spazio su iCloud. Test effettuati con iPhone 4 e iPad mostrano come Photo Stream ottimizza le immagini salvandole come file dal “peso” di circa 500 KB ciascuna, occupando dunque 600 MB di foto dall’iPhone e 200 MB da iPad, per un totale di 800 MB di spazio adoperato. Considerando che Apple offre 5 GB gratuitamente lo spazio potrebbe per molti essere eseguo. Valutate, dunque, se lasciare l’upload automatico attivo o meno. Il problema, in particolare, si pone utilizzando file RAW: inviando un file RAW da Aperture automaticamente o manualmente senza modifiche, l’applicazione carica il file alla dimensione reale (modifiche e correzioni porterebbero l’applicazione a caricare un file informato JPG). Ciò vale sia per iPhone sia per i file RAW importati in iPad tramite il Camera Connection Kit. Chi scatta molte foto e usa per comodità un iPad anziché un portatile, ha probabilmente diversi GB d’immagini sul proprio dispositivo; eseguendo la sincronizzazione, la connessione occuperà la banda rallentando notevolmente le prestazioni poiché la sincronizzazione viene eseguita in background e questa non può essere controllata o interrotta.
I file RAW, così come i file JPEG ad alta risoluzione, non sono mai spostati sui dispositivi iOS. Inviando un file RAW su un iPad o impostando Aperture per l’aggiunta nel Photo Stream, si otterrà un file JPEG ottimizzato di circa 500Kb. Aperture, almeno al momento, non mette a disposizione un’opzione per scaricare tutto e non effettuare l’upload dei file nuovi: il servizio fa una cosa o l’altra, non è possibile modificare le impostazioni. È dunque necessario gestire in proprio le impostazioni secondo le proprie necessità se si usa l’iPad per importare le foto da una fotocamera o per lavorare con le anteprime.
Photo Stream è visto da molti fotografi alla stregua di un servizio a basso costo per la condivisione di scatti con il proprio gruppo di lavoro. Per funzionare a dovere e senza intoppi è necessario avere connessioni con molta banda disponibile: è possibile scattare foto, caricarle e i collaboratori possono lavorare quasi in tempo reale con le immagini. Tutti i dispositivi e software dovranno ovviamente sfruttare lo stesso Apple ID. Prestate però attenzione alla privacy, valutando di volta in volta quali foto caricare e condividere con il vostro gruppo di lavoro.
[A cura di Mauro Notarianni]