Mancavano giusto le tastiere all’appello dei “senza-fili” in casa Roland, ma con l’accessorio WM-1 del costruttore finalmente la musica cambia. I microfoni possono essere wireless da decenni e anche chitarra e basso possono fare affidamento a diversi sistemi che, grazie all’impiego di alcune antenne, consentono di muoversi sul palco con l’agilità che solo l’assenza di un cavo può dare. Ma adesso come dicevamo anche gli strumenti che si interfacciano tramite MIDI possono tagliare il cavo grazie alla nuova soluzione di Roland, offrendo non solo una maggiore mobilità ma anche la riduzione di grovigli e intrecci vari.
Questo adattatore MIDI wireless combina le frequenze Wi-Fi a 2.4 GHz e la tecnologia Bluetooth per collegare due hardware MIDI – che sia una tastiera, una drum-machine o qualsiasi altro dispositivo dotato di ingresso e uscita MIDI – tra loro senza cavo, ma anche un qualsiasi strumento MIDI a computer, smartphone e tablet, iPhone e iPad compresi. Oltre ai dati MIDI note questo accessorio può trasferire e sincronizzare anche effetti, loop, LFO e tempo.
Oltre a essere un adattatore che consente di creare un setup semplice e pulito, permette anche di collocare ad esempio il controller MIDI in una postazione molto distante dalla DAW, senza l’impiego di cavi lunghi che, oltre ad essere antiestetici, ci si può anche inciampare.
Coi dispositivi mobili si utilizza direttamente il Bluetooth integrato mentre se ci si interfaccia a un computer sarà necessario acquistare il dongle USB WM-1D al prezzo di 80 dollari circa. Grazie alla modalità Fast, Roland promette una latenza (cioè il ritardo percepito tra la pressione di un tasto o di un pad e il momento un cui si sente il suono) di appena 3ms nel trasferimento dati tra i dispositivi collegati tramite questo adattatore, una velocità che a detta dell’azienda è migliore di quella integrata in molti dispositivi attualmente in commercio.
Prima dell’annuncio di Roland WM-1, una delle più grandi aziende che producono un adattatore MIDI wireless simile è CME. Per Roland si tratta del primo prodotto in un mercato in cui si sta affacciando soltanto adesso. Tra i due per altro la soluzione della società giapponese è anche più costosa: 70 dollari contro il 59 del WIDI Master di CME.
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