Come abbiamo riportato lo scorso mese, Apple ha assunto la quasi totalità del team Color Labs, azienda che si occupa di streaming video: circa 20 persone che hanno lavorato su interessanti tecnologie che potremo vedere in future applicazioni per OS X e iOS. Adam Witherspoon, ex impiegato e co-fondatore di Color ha denunciato il CEO della sua ex società, Bill Nguyen, affermando di essere stato vittima di ritorsione e mobbing
Da alcuni documenti ottenuti dal sito TechCrunch si evince l’effettiva vendita della società ad Apple (non c’è mai stato un annuncio ufficiale) e azioni di contrasto che avrebbero impedito a Witherspoon di entrare in Apple su precisa volontà di Nguyen. Leggendo i documenti saltano fuori accuse pesanti di Witherspoon nei confronti di Nguyen: sudditanza psicologica, minacce di violenza e persino abuso di minori. Il co-fondatore di Color Labs era notoriamente e da tempo in disaccordo con il consiglio di amministrazione, ma i rapporti evidentemente erano molto più tribolati di quanto si pensasse. Sarà interessante vedere come il caso (ancora alle battute iniziali) evolverà e come Apple gestirà gli ex dipendenti e il patrimonio aziendale.
L’imprenditore di origine vietnamita Bill Nguye (nella foto qui sotto) è un ex dirigente Apple e ha già venduto in passato (nel dicembre del 2009) un’altra società ad Apple: Lala, quest’ultima pare non tanto per le tecnologie ma per le abilità del team che vi lavorava. L’app di Color Labs (che ha stuzzicato l’interesse di Cupertino), consente di costruire social networks “spontanei”, senza la necessità di conservare dati personali come ad esempio nomi, indirizzi e password. Quando un gruppo di persone punta la fotocamera dello smartphone verso lo stesso obiettivo, l’app automaticamente “comprende” quello che altri stanno inquadrando, selezionando la migliore immagine per inserirla al primo posto nei feed fotografici degli utenti interessati a quella particolare immagine. Funzionalità simili potrebbero essere integrati in futuro nello Streaming foto di iOS.
[A cura di Mauro Notarianni]