Il codice sorgente di MS-DOS 1.1, di MS-DOS 2.0 e quello di Word per Windows 1.1a sono stati donati da Microsoft al Computer History Museum.
Roy Levin, managing director of Microsoft Research, spiega che il codice è stato fornito “per aiutare le future generazioni a meglio comprendere le radici del personal computing”. L’MS-DOS, nome in codice “Chess”, nacque negli anni ’80: all’epoca IBM stava cercando un sistema operativo per il suo nuovo prodotto, il primo PC (per come lo concepiamo oggi) ormai prossimo al lancio; Big Blue si rivolese prima all’autore del CP/M (lo standard di allora per i “microcomputer”), ma questo rifiutò di firmare l’accordo di non divulgazione del codice. IBM si rivolse allora a quella che era allora una piccolissima società: Microsoft, specializzata essenzialmente in interpreti BASIC. Bill Gates e Paul Allen si misero in contatto con la Seattle Computer Products, altra piccola società che pochi mesi prima aveva ad ogni modo scritto un clone del CP/M denominato QDOS (Quick & Dirty Operating System). Dopo una veloce revisione dei sorgenti Gates e Allen mandarono il tutto ala IBM per la valutazione, quest’ultima rimase soddisfatta e Microsoft acquisì i diritti a distribuire l’MS-DOS, sistema operativo di serie dal 1981 in poi con i PC di IBM prima e con i cloni poi. Fu il grande colpo di fortuna grazie al quale poi Microsoft diventò una delle più importanti aziende d’informatica del mondo.
Word è stato un altro software che ha permesso a Microsoft di dominare il mercato. Sviluppato inizialmente presso lo Xerox Parc sotto la guida dell’ingegnere ungherese Charles Simonyi, quest’ultimo nel 1981 contatta Gates e finisce per guidare l’Application Software Group di Microsoft. Tra i compiti di questa divisione, la creazione di applicativi tra i quali un programma di videoscrittura. Dopo le versioni per DOS (ottobre 1983) e l’indimenticabile versione per Mac (1985) ricca di funzionalità WYSIWYG (What You See Is What You Get, quello che vedi è ciò che otterrai) che fecero la fortuna del programma, la prima versione per Windows arriva quattro anni dopo quella per Mac, integrando molte funzionalità che ancora oggi sono presenti e apprezzate.
Presso il Computer History Museum di Mountain View in California, è possibile trovare anche il codice sorgente di Photoshop 1.0: 179 file per un totale di circa 128.000 linee di codice, molto del quale scritto in Pascal e il resto in assembly 68000. In passato Apple ha donato al Computer History Museum il codice di MacPaint, storico software di disegno, ricordato dagli utenti Mac di vecchia data e non solo per tutta una serie d’innovazioni nate grazie ad esso.