Uno degli ultimi rumors che emergono in attesa del keynote di Phil Schiller il prossimo 6 gennaio è che la suite per la produttività di Apple, iWork, nella sua prossima versione ’09 verrà aggiornata con numerose funzionalità online. Anzi, “in the Cloud” come si dice con riferimento alle strategie di Cloud Computing (servizi software tramite internet) di cui Google è attualmente uno dei massimi esponenti ma su cui investe anche Microsoft.
La possibilità di trasformare le applicazioni di iWork in iApps, in applicazioni tramite web, porterebbe un allineamento sostanziale dei prodotti di Apple nella direzione di quel che viene studiato e realizzato dalle principali aziende del web 2.0.
I rumors non specificano come tutto questo possa essere realizzato da Apple. Si potrebbe trattare di una rivoluzione completa, spostando su Safari il “peso” della gestione delle applicazioni attraverso interfacce web ricche sulla falsariga di Gmail (la posta elettronica online via web di Google), oppure di creare una integrazione completa tra le applicazioni a questo punto client di iWork rispetto al corrispettivo in rete, che fornisce (come accade con MobileMe) una seconda sponda per continuare a lavorare anche da altri computer.
In realtà , lavorando di logica anche su precedenti rumors di cui Macity ha già dato conto nei giorni scorsi, l’arrivo di un eventuale home server con la possibilità di portare i contenuti generati dall’utente o di sua proprietà (musica, video e via dicendo) anche su Internet tramite una versione evoluta del servizio Back To My Mac (disponibile come parte del pacchetto MobileMe) lascerebbe pensare che ci possa essere una integrazione di questo tipo anche per quanto riguarda non solo i contenuti prodotti dalle applicazioni iWork (Keynote, Numbers e Pages) ma anche per l’utilizzo delle applicazioni stesse, integrato tramite il server casalingo per i contenuti multimediali in una versione “professionale” per iWork o facendo riferimento ai server di Apple per chi non si volesse dotare di quel sistema.