È sconvolgente apprendere che Clippy o Clippit, l’assistente di Microsoft Office a forma di graffetta, è stato concepito e disegnato su Mac. La notizia shock vale anche per gli utenti Windows che per circa 10 anni hanno imparato a conoscere e, la maggior parte di loro anche a odiare, uno dei primi esperimenti di assistente digitale su personal computer.
La nascita di Clippy è raccontata da Kevan Atteberry, l’illustratore che lo ha inventato, intervistato da Motherboard: qui scopriamo che Clippy è stato un progetto voluto da Redmond dopo il fallimento di Microsoft Bob, una interfaccia grafica alternativa che rappresentava un salotto di casa, che sarebbe dovuta diventare un sostituto della tradizionale scrivania di lavoro che ancora oggi conosciamo e utilizziamo.
La seconda sorpresa è che Clippy non era l’unico candidato per diventare il volto dell’assistente Office: i personaggi creati erano circa 250 poi man mano scartati e accantonati anche ricorrendo a focus group per sondare gusti e opinioni degli utenti, ma soprattutto scremati ricorrendo al parere di esperti, più precisamente un team di psicologi dell’università di Stanford.
Un lungo, immenso lavoro da parte dell’illustratore Kevan Atteberry e di Microsoft che non ha comunque permesso di evitare il risultato finale: nonostante indagini, ricerche e studi meticolosi la stragrande maggioranza degli utenti ha finito con l’odiare il personaggio Clippy.
Ma Attebberry ha una spiegazione anche per questo: gli utenti non odiavano Clippy di per sé, quanto piuttosto il suo comportamento e i suoi consigli invasivi. L’assistente Microsoft è stato introdotto per la prima volta in Office 97 e qui vi è rimasto fino a Office 2007: anche se nel tempo il comportamento è stato rivisto e il personaggio sostituito o alternato con altri, la comparsa di Clippy sullo schermo ogniqualvolta si iniziava una operazione o cercava una funzione di Office, provocava un inizio di irritazione nell’utente.
Insomma, anche se il personaggio graffetta, creato con pochi semplici tratti ma ben caratterizzato, era piacevole e originale dal punto di vista grafico, è stato poi il comportamento voluto dai programmatori e da Microsoft a renderlo troppo invadente e così alla fine odiato dagli utenti.
Ma ancora oggi tanti ricordano Clippy e in rete non mancano le caricature temerarie, come quella di Clippy in stato interessante (ricordiamo che Clippy è tutto sommato un carattere maschile) fino ad arrivare alle interpretazioni più spinte, alcune persino erotiche in cui, per fortuna, non siamo mai incappati.
Il complesso rapporto di amore e odio provato dagli utenti di Microsoft Office per Clippy è condiviso anche dal suo inventore. Conoscendo l’avversione per l’assistente degli utenti per anni Kevan Atteberry ha evitato di inserire Clippy nel suo porfolio di lavori, successivamente però ha scoperto che i potenziali datori di impiego erano eccitati e curiosi quando venivano a sapere che era proprio lui il disegnatore originale.
Essere il papà di Clippy ha aperto nuove porte e nuove possibilità per Atteberry con un solo rimpianto: se invece della buona ricompensa ricevuta da Microsoft per la creazione di Clippy avesse avuto una piccola percentuale per ogni apparizione dell’assistente, l’illustratore avrebbe potuto ritirarsi a vita agiata già da molti anni.