Gli utenti USA del criticato MacKeeper hanno tempo fino al 30 novembre per richiedere un rimborso, risultato della class action che è stata avviata nei confronti degli sviluppatori del programma. Gli utenti residenti negli Stati Uniti che hanno comprato il programma prima dell’8 luglio di quest’anno possono richiedere il rimborso stando a quanto riporta il sito dedicato alla composizione giudiziale dell’azione collettiva.
La class action, presentata a maggio dello scorso anno presso la Corte Distrettuale del Western District della Pennsylvania accusa ZeoBIT, sviluppatori originari di MacKeeper, di avere pubblicizzato il programma in modo ingannevole con false affermazioni in merito a quello che dovrebbe fare. Secondo l’accordo di transazione ZeoBIT metterà a disposizione 2 milioni di dollari in un fondo per quanti richiederanno il rimborso non ammettendo però alcuna colpa come parte dell’accordo.
Secondo quanto riportato nei documenti giudiziari, negli Stati Uniti 513.330 persone hanno acquistato MacKeeper a 39,95 dollari a copia. Queste persone saranno contattate via email notificando la proposta di transazione. Giacché il numero di persone coinvolte è enorme, è probabile che i rimborsi alla fine saranno inferiori ai 39.95$ pagati dagli utenti, ma il precedente è importante per porre fine alla serie di annunci pubblicitari invadenti che da anni bombardano chiunque possieda un Mac: banner, finestre popup, annunci di testo che invitano a scaricare un programma che molti sistemesti giudicano perfettamente inutile per risolvere presunti problemi, “pulire il Mac”, “mettere in sicurezza il computer”, “ottimizzarlo” e così via.
ZeoBIT è una società fondata a Kiev (Ucraina) ma con quartier generale in California; non è più proprietaria del programma giacché questo è stato venduto ad aprile del 2013 a una società denominata Kromtech Alliance di Colonia (Germania). Kromtech non è al momento coinvolta nella class action e potrebbe essere citata in giudizio in futuro; benché quest’ultima abbia recentemente abbassato i toni degli annunci che riguardano MacKeeper, il programma continua a essere pubblicizzato. Secondo un test effettuato su un Mac perfettamente funzionante con HD inizializzato e con OS X appena installato, sembra che il software MacKeeper continui a segnalare problemi inesistenti.
MacKeeper è stato per anni pubblicizzato sfruttando politiche commerciali che viaggiano sul filo del rasoio della legittimità. È stato, ad esempio, comprato il dominio clamxav.org che suona come l’antivirus ClamXav (il cui reale dominio di riferimento è http://clamxav.com) sfruttando il sito per pubblicizzare MacKeeper e mostrando un pulsante che fino a qualche tempo addietro anziché scaricare l’antivirus, scaricava MacKeeper. Non ci sono prove che ZeoBIT (o Kromtech) sia ancora oggi titolare del dominio clamxav.org ma i domini clamxav.org, mackeeper.com, zeobit.com e kromtech.net, protetti con il servizio WhoisGuard, sono tutti registrati usando i servizi di eNom. Un dominio che ancora una volta punta a MacKeeper è anche malwarebytesmac.org, nome del tutto simile a malwarebytes.org, società che produce un antimalware molto noto e apprezzato tra gli utenti di PC Windows.
Gli sviluppatori arrivavano a offrire fino al 50% di commissione sulle vendite ed è per questo che in rete non mancano recensioni e opinioni di utenti del tutto positive se non entusiaste del programma. L’utility, come abbiamo riportato più volte, ha poca o nessuna utilità: molte delle operazioni che svolge sono facilmente replicabili con programmi gratuiti se non addirittura con il solo sistema operativo. Se lo avete installato per errore, potete eliminare le ultime versioni uscendo dall’applicazione, trascinando l’icona dell’applicazione nel cestino, confermando con nome utente e password dell’amministratore la disinstallazione infine facendo click su “Uninstall MacKeeper”.