Un gruppo di azionisti guidati dal Norfolk County Council del Regno Unito è riuscito a ottenere l’ok per una causa collettiva per un commento fatto nel 2018 da Tim Cook sulla domanda di iPhone in Cina.
Nel novembre del 2018, durante la conferenza di presentazione dei dati finanziari, il CEO di Apple aveva riferito di avere notato pressioni legate alla vendita in alcuni mercati, osservando ad ogni modo che non avrebbe messo la Cina in questa categoria. Pochi giorni dopo ai fornitori è stato chiesto di ridurre la produzione, a causa della domanda minore in Cina, riducendo poi a gennaio le previsioni sul fatturato trimestrale.
Un gruppo di azionisti aveva deciso di fare causa a Apple per le affermazioni fuorvianti di Cook e The Telegraph riferisce che a questo gruppo è stato ora consentito di portare avanti una class action, riconoscendo nelle parole del CEO di Apple “distorsioni”.
Il fondo lamenta di avere perso circa 1 milione di dollari per il commento di Cook. Le parole del CEO di Apple potrebbero essere ritenute una semplice opinione (e in quanto tale non punibile) ma i querelanti ritengono che “non ha agito in modo innocente o per semplice negligenza”.
La causa è depositata presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti, nel Distretto Settentrionale della California. Il team legale dovrà cercare di dimostrare che la frase di Cook era intesa a lungo termine e respingere le affermazioni del fondo secondo le quali era impossibile per Cook non sapere a cosa stava facendo riferimento o a cosa stava succedendo in Cina.