Le battaglie legali che circondano App Store di Apple continuano a crescere: questa settimana è stata intentata una class action, una causa legale collettiva, presso il Competition Appeal Tribunal di Londra, sostenendo che gli utenti Apple nel Regno Unito hanno subito un sovrapprezzo per le app da anni. La causa è sempre la stessa: le commissioni imposte da Cupertino.
La causa sostiene che il dominio di Apple nel mercato delle app le ha consentito di addebitare commissioni eccessive, citando la tipica commissione del 30% che Apple richiede per le app a pagamento e gli acquisti in-app. Se confermato, l’eventuale risarcimento per i consumatori del Regno Unito ammonterebbe a 2 miliardi di dollari.
Teoricamente, il risarcimento per una class action di successo verrebbe pagato a chiunque nel Regno Unito abbia acquistato contenuti su App Store a partire dal 2015. Ovviamente, queste class action, notoriamente, portano nelle tasche degli utenti un risarcimento davvero simbolico.
In una dichiarazione a Bloomberg, Apple ha affermato di ritenere che la causa sia «Priva di merito» e accoglie con favore l’opportunità di discutere il caso in tribunale. La società fa riferimento al fatto che l’84% delle app su App Store non paga nulla ad Apple, poiché sono gratuite e non utilizzano l’acquisto in-app. Apple ha anche riconosciuto la commissione ridotta del 15% sugli abbonamenti che durano più di un anno e per gli sviluppatori di piccole imprese che guadagnano meno di un milione di dollari di entrate.
Tuttavia, il programma App Store Small Business è stato introdotto solo all’inizio di quest’anno, quindi è possibile che la causa legale possa richiedere un risarcimento delle commissioni per gli anni precedenti.
Ovviamente, Apple sosterrà che App Store non è anticoncorrenziale. Nella sua causa in corso con Epic Games, Cupertino ha utilizzato il web come argomento per sostenere che App Store non è un monopolio. La società ha anche affermato che la struttura delle commissioni del suo negozio non è diversa da quella di PlayStation, Xbox e altri store digitali simili.
Ad oggi Apple è impegnata su numerosi fronti legali. Ad aprile, la Commissione europea ha annunciato che Apple aveva ingiustamente distorto il mercato dei servizi di streaming musicale. Il giudizio preliminare sarà finalizzato tra un paio di mesi. Sono in corso anche indagini sulla condotta di Apple nei confronti di libri, giochi e altro. Anche un comitato per la concorrenza negli Stati Uniti sta valutando il caso contro Apple, supportato dalla testimonianza di Spotify, Tinder, Tile e altri.
Per quanto riguarda la vicenda contro Epic Games, il link da seguire è questo.