Gli accordi che ci si attendeva dovessero essere firmati nel corso della giornata dell’altro ieri o, al massimo, di ieri non sono arrivati e Cisco fa causa ad Apple sul nome iPhone.
A rendere noto di avere presentato una querela contro Cupertino presso la corte distrettuale della Nord California è la stessa Cisco in una nota rilasciata alla stampa. Secondo quanto si apprende dalla scarna comunicazione, la richiesta inoltrata al giudice è di “impedire ad Apple di infrangere in maniera deliberata e cosciente il marchio registrato “iPhone”.
Come noto il nome scelto da Apple per il suo telefono è sotto il controllo di Cisco che ha acquisito il diritto ad utilizzarlo grazie all’incorporazione di Infogear avvenuta nel 2000; la registrazione del nome risale però al 1996. Cisco vende (con il marchio Linksys) una linea di prodotti iPhone; alcuni modelli sono stati rilasciati poco prima di Natale.
“Abbiamo aperto una trattativa in buona fede con Apple, dopo che ci è stato più volte richiesto di usare il nome di nostra proprietà . Non c’è dubbio che il nuovo telefono è entusiasmante, ma non possono usare il nostro marchio registrato senza alcun permesso. L’iPhone di oggi non è l’iPhone di domani. Il potenziale di convergenza per il telefono di casa, il telefono cellulare e il telefono di lavoro è infinito ed è per questo che per noi è così importante proteggere il nostro marchio”
Secondo ArtTechinica, la causa sarebbe arrivata dopo quasi due o tre anni di negoziati e con varie bozze dell’accordo finale già sottoposte ad entrambe le parti ma mai sottoscritte.
E’ probabile che l’azienda dei router e degli switch abbia fatto presentare alla sua controllata Linksys l’apparecchio VoIP con il nome “iPhone”, per rendere ancora più solide le sue pretese legali verso Apple sommando alla titolarità del nome anche la presenza un prodotto commercializzato per lo meno negli Stati Uniti.
Secondo ArsTechnica, che ne ricostruisce in maniera abbastanza dettagliata la storia, i negoziati sono andato avanti per parecchi mesi, con fasi alterne e offerte e contro-offerte che – alla fine – Apple ha fatto cadere nel vuoto. Adesso, se Cisco effettivamente vorrà andare avanti con una causa legale, si apre per Apple la possibilità di mantenere nonostante tutto il nome (pagando molti soldi a Cisco e rimanendo sotto l’incudine.
Si può anche pensare che la querela faccia parte di una strategia per sia esercitare una maggiore pressione nel corso delle trattive. Quel che è certo è che Apple e Cisco hanno tutto il tempo di trovare un accordo in materia visto che l’iPhone non sarà commercializzato che a partire dal mese di giugno.