Apple e Cisco trattano sul marchio iPhone. L’annuncio dell’avvio o, meglio, della ripresa dei colloqui interrotti bruscamente nel giorno del keyotee di Jobs a San Francisco, è arrivata con un comunicato congiunto ed estremamente sintetico da cui si apprende unicamente che sono stati estesi i termini durante i quali le due parti cercheranno un accordo prima di passare alla discussione in tribunale.
L’annuncio arriva a qualche giorno di distanza da comunicazioni bellicose di tutte e due le parti ma anche da varie opinioni espresse da analisti ed osservatori secondo i quali ben difficilmente il caso sarà risolto dal giudizio di un magistrato.
Come noto il caso iPhone è sorto immediatamente dopo la presentazione del cellulare. Cisco, reclamando una improvvisa e inaspettata conclusione di un faccia a faccia in atto da mesi, ha annunciato di voler portare in tribunale Apple per avere reso pubblico un prodotto che genera confusione nei consumatori, portando lo stesso nome di una gamma di telefoni Voip. A sua volta Apple ha replicato sostenendo che ci sono molti prodotti e servizi che portano il nome iPhone e che non c’è alcuna possibilità di confusione.
Secondo quanto dichiarato da Cisco in ballo, più che l’uso del nome, c’è l’interoperabilità di suoi prodotti con il cellulare e, di fatto, la partecipazione al business dell’iPhone.