Fino a sei anni addietro, il dipartimento IT di Cisco bloccava i Mac dai network corporativi, poiché la società aveva standardizzato alcune procedure prendendo in considerazione esclusivamente i PC con Windows e non gradiva dunque la presenza di dispositivi “estranei”. L’anno dopo, la società specializzata in apparati di networking, pensò bene di fare retromarcia, permettendo ai propri dipendenti e utenti l’utilizzo dei Mac. Oggi Cisco non ha più problemi a gestirli, tanto che a oggi ne ha ben 35.000 e permette agli impiegati di utilizzare OS X o Windows offrendo lo stesso livello di supporto sia agli utenti Mac, sia agli utenti di PC con Windows.
Fattori scatenanti che hanno permesso a molte aziende di avvicinarsi ai Mac sono stati sicuramente gli iPhone e gli iPad: questi, con l’espansione del fenomeno BYOD (bring your own device) che ha portato in azienda i dispositivi dei dipendenti, ha spinto molte società a rivedere le politiche di supporto e guardare inizialmente con curiosità e poi, una volta compresa l’agevolezza con la quale è possibile integrarli senza problemi in reti esistenti (condividere cartelle, scambiarsi file e accedere ai documenti), a spingere in massa per l’adozione dei Mac nei vari dipartimenti.
A semplificare l’adozione dei Mac in azienda, anche le policy di OS X, meccanismi adottatati da iOS che semplificano distribuzione, configurazione, gestione di grandi flotte di dispositivi; la versione server di OS X, ad esempio, integra un gestore che permette di: creare profili di configurazione degli account utente per e-mail, calendari, contatti e messaggi, definire le impostazioni del sistema, imporre restrizioni, applicare policy per PIN e password, e molto altro ancora. Il Gestore profilo sfrutta il servizio di notifiche push Apple ed è in grado di distribuire automaticamente over-the-air le configurazioni aggiornate. Funzioni di gestione via web permettono di intervenire sulle impostazioni del server dai browser, gli utenti possono scaricare e installare nuovi profili di configurazione, cancellare le password memorizzate o, se il loro Mac, iPhone o iPad viene perso o rubato, decidere di bloccarlo o di cancellarne il contenuto a distanza.
OS X 10.8 integra migliorie in termini di sicurezza (sandboxing, gatekeeper, funzionalità di cifratura dati), funzioni di protezione della memoria e altri meccanismi molto graditi dalle grandi aziende e dai responsabili IT in generale. Altre novità arriveranno con OS X 10.9 Mavericks, con API per la gestione delle policy che andranno a pareggiare il confronto con quanto disponibile in iOS 7.
Tra le problematiche che Cisco ha dovuto superare, la riscrittura di web app che sfruttavano ActiveX, una tecnologia sviluppata da Microsoft legata a Windows che ha costretto per alcuni anni a sfruttare applicazioni di virtualizzazione. Con l’arrivo dell’iPad, Cisco ha riscritto le applicazioni web, facendo in modo che ora queste funzionino su qualsiasi piattaforma. Per quanto riguarda il Cloud, Cisco preferisce non fare affidamento a iCloud di Apple ma usare i propri servizi.
Il dipartimento IT di Cisco ha smesso di considerare computer e smartphone dispositivi mobile separati. “Sono tutti dispositivi e li accettiamo se rispettano le nostre policy”.