Quando la frequenza di clock non è tutto: grazie alla nuova architettura SandyBridge e alla cache aumentata i MacBook Pro con i7 da 2.0 e soprattutto 2,20 GHz che Macitynet sta analizzando hanno prestazioni analoghe ai vecchi i7 da 2.80 GHz che equipaggiavano gli iMac di fine 2009.
La tabella che pubblichiamo qui sotto parla da sola ma è interessante analizzarne i dati per capire come collocare i nuovi modelli sia rispetto a quelli che sostituiscono sia per capire le differenze nella gamma. Abbiamo riportato in nero i modelli precedenti e in verde quelli annunciati questa settimana e, per un confronto, pure l’iMac i7 che abbiamo in redazione e che rappresentava il top di gamma (configurato) di fine 2009. Tutti i test sono stati effettuati con Mac OS X 10.6.6 e in modalità 64 Bit.
Occorre precisare che CineBench è un test dedicato più che altro a chi vuole rendersi conto delle massime capacità di elaborazione del computer con tutti i core/thread attivi e della scheda grafica. Non viene presa in analisi la tecnologia TurboBoost dei chip Intel più recenti che massimizza le prestazioni di un singolo core. Si tratta quindi di un ottimo termine di confronto per chi fa rendering video, 3D, giochi e uso pesante della capacità di calcolo nell’attività di tutti i giorni.
Come vedremo inoltre i nuovi Intel SandyBridge grazie ad una efficienza migliorata con l’aumento della cache e la tecnologia a 32 nanometri riescono con molti MHz in meno ad eguagliare e superare CPU di generazione precedente con clock molto superiore.
CINEBENCH 11.5 TEST
MacBook Pro 13″ base: buono il processore, male la scheda video
La tabella evidenzia il raddoppio delle prestazioni per il test della CPU nel modello base: il risultato si ottiene passando da Core 2 Duo a i5 Sandy Bridge e con il raddoppio dei Thread (4 al posto di due) ottenibili con il nuovo processore. La scheda grafica Intel integrata nel processore invece delude nell’elaborazione Open GL: le prestazioni addirittura peggiorano e sconsigliano il modello da 13″ base per chi cerca il massimo delle prestazioni nei giochi.
MacBook Pro 15″ base: ottimo il processore, discreta la scheda video
Passando da Core i5 a 2,4 GHz a Core i7 con clock ridotto a 2,0 GHz le prestazioni aumentano grazie alla presenza di quattro core / 8 thread al posto di 2/4 e alla cache aumentata: la nuova tecnologia dei processori permette prestazioni di calcolo multithread con un fattore di moltiplicazione quasi di 2.4 (da 1.98 a 4,75) mentre lo stesso aumento di efficienza non si ottiene con la scheda video che permette un incremento ridotto degli fps di Cinebench (da 16,96 a 20,81).
MacBook Pro 17″ base: ottimo il processore, buona la scheda video
Il raddoppio dei thread giova ovviamente anche al modello da 17″ base che, anche in questo caso, supera il raddoppio delle prestazioni rispetto al modello precedente; la novità più interessante viene dalla scheda video che offre in questo caso un raddoppio degli fps. Come termine di confronto abbiamo inserito i test effettuati sull’iMac da 27″ di fine 2009: si noterà che il modello da 17″ base (e l’equivalente nuovo modello da 15″ top che ha lo stesso motore) presenta prestazioni di un poco superiori al modello desktop che ha un anno e mezzo di vita rendendo i nuovi portatili di Apple ottime macchine da lavoro anche in task pesanti nel campo professionale.
Ovviamente mancano i termini di paragone sulle prestazioni dei dischi e l’incremento di prestazioni relativi a maggiori quantità di Ram installata ma le indicazioni di CineBench ci offrono un effettivo strumento di valutazione della potenza esprimibile dalle nuove accoppiate CPU/Schede video.