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Il Dipartimento di Giustizia USA ha fatto sapere che nuovi oneri aggiuntivi sono stati contestati a un ingegnere software di IBM arrestato a dicembre dello scorso anno dalle autorità con l’accusa di avere sottratto codice sorgente, informazioni commerciali e industriali, probabilmente finite nelle mani di altre aziende.
Jiaqiang Xu, 30 anni, ha cominciato a lavorare in Cina per IBM nel 2010 ottenendo accesso al codice sorgente di vari progetti; ha rassegnato le dimissioni nel 2014 informando che qualcuno avrebbe ottenuto l’accesso al codice sfruttandolo per non meglio precisate iniziative imprenditoriali. Ad u agente delle forze dell’ordine in incongnito, Xu avrebbe proposto codice proprietario utile lo sviluppo di sistemi di storage, mostrando esempi di codice sorgente al quale lavorava in IBM e proponendo l’installazione in remoto di software riservato.
Xu, spiega Reuters, contribuirà probabilmente a far innalzare la già alta tensione tra Cina e Stati Uniti. Un alto funzionario statunitense ha recentemente confermato che gli USA incrementeranno la propria presenza in Asia orientale, inviando unità navali aggiuntive della terza flotta. Il governo cinese reclama l’80% del Mar Cinese Meridionale, rivendicando la sovranità sulle cosiddette “acque storiche” e contendendo numerose isole ad altri stati, tra cui Giappone, Filippine e Vietnam. Gli USA hanno reagito incrementando la propria presenza militare nel Pacifico e più volte intimato alla Cina di recedere dai propositi espansionistici.