A dicembre dello scorso anno Skype ha annunciato la prima fase preview di Skype Translator, traduttore vocale simultaneo messo a punto da Microsoft per il suo programma di messaggistica che dovrebbe permettere di abbattere barriere geografiche e linguistiche. Il sistema offre teoricamente infinite possibilità d’impiego alle persone di tutto il mondo consentendo di tenersi in contatto, comunicare e collaborare permettendo potenzialmente di abbattere barriere linguistiche e geografiche.
Tutto bello e interessante ma il sistema sembra avere seri problemi con il cinese. Stando a quanto riporta Global Times, le normali conversazioni sono tradotte integrando costantemente una parolaccia di quattro lettere ben nota a chi conosce l’inglese. Una conversazione del tipo: “It’s nice to talk to you” è tradotta in: “it’s f*cking nice to f*ck you” e altre volgarità sintetizzate da un sistema che sembra soffrire di coprolalia (una patologia che he provoca, nell’individuo che ne è affetto, la necessità impellente ed esplosiva di pronunciare parole o frasi dal contenuto osceno e/o volgare). I primi tempi il sistema sembra… “divertente” ma il rischio di creare incomprensioni e incidenti diplomatici è ovviamente talmente elevato che è probabile che Microsoft correrà al più presto ai ripari. Il problema, a quanto sembra di capire, è causato dal el cosiddetto “grande Firewall”, meccanismo che in Cina rende inaccessibili molti siti stranieri.